Gesù è chiamato:
Figlio di Dio
Nelle religioni dell'antico oriente i re e le persone dotate di straordinarie qualità venivano designate come figli di Dio. Ma nella letteratura dell'Antico testamento il termine Figlio di Dio ha due significati fondamentali. Esso è riferito a tutto il popolo di Israele e al re che lo rappresenta. Coloro che vengono designati con tale titolo hanno un rapporto di particolare vicinanza con Dio, di assoluta ubbidienza, restando tutti degli incaricati di Dio, dei suoi servitori, avendo ricevuto una specifica missione.
Gesù è il Figlio per eccellenza. Egli è particolarmente vicino al Padre. Gesù tuttavia rifiuta gli aspetti trionfalistici del messianismo giudaico. La grandezza e la magnificenza di Gesù si manifestano nella debolezza, nella sofferenza e nella fedeltà alla missione affidatagli da Dio suo Padre. Gesù rifiuta l'idea legata all'attesa del messia come personaggio potente, come anche il Demonio cerca di tentarlo a incamminarsi per tale strada, là nel deserto di Giuda, subito dopo il Battesimo nel Giordano. La figliolanza propria di Gesù si rivela definitivamente ed inequivocabilmente sulla croce.
Inoltre Gesù durante la sua predicazione ha sempre tenuto a distinguere i due termini: Padre mio e Padre vostro, non dice mai Padre nostro. Ed insegnando la preghiera del "Padre Nostro", egli rivolgendosi agli apostoli dice loro chiaramente: "VOI dite.....". E' una preghiera messa sulla bocca dei fedeli, perchè abbiano un modo , una forma, per rivolgersi a Dio, e sulla cui base formulare tutte le preghiere che l'uomo vorrà elevare al Padre che nel Figlio Unigenito lo ha adottato nuovamente come figlio dopo il peccato; ma Gesù con il Padre ha un rapporto particolarissimo, personalissimo, diverso dal nostro, un rapporto diretto non mediato. Egli è Dio da Dio, della stessa sostanza del Padre,(formula del Credo). Ed "in lui siamo stati predestinati a essere suoi figli adottivi" (Ef 1,5)
Gesù è dunque il Figlio, superiore agli altri figli, e di natura diversa. Solo Egli è in comunione piena con il Padre, e per questo ne è il rivelatore per eccellenza. E' il figlio diletto (Ef 1,6). Gli altri figli per avere accesso di nuovo al Padre, dovranno diventare figli nel Figlio, procurare di portare stampata nell'anima loro l'immagine del Figlio unigenito per mezzo del quale tutto è stato creato e tutto è stato ricreato, "nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia" (Ef 1,7 ss)
Gesù dunque non è uno dei tanti eletti di Dio, già presenti nell'AT., è il Figlio, il suo rapporto di figliolanza con Dio è unico e irripetibile, pieno: Egli è Dio come il Padre , della stessa natura di Dio, mentre noi siamo creature, la nostra natura è umana, non divina, composti di anima e corpo, creati a immagine di Dio, ed elevati alla vita divina in virtù della redenzione del'Unigenito Figlio naturale di Dio Padre.