Spiritualità carmelitana - Dicembre 2011 |
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Dicembre
(Apri le porte della tua casa a Gesù)
da Silenzio e Stupore
Gesù, Parola eterna di Dio
Forse abbiamo bisogno di ascoltare di più, forse abbiamo bisogno di ricordarci che questo nato Signore è la Parola eterna di Dio, il Verbo di Dio, quell’unica Parola che Dio benedetto ha pronunciato da tutta l’eternità, nella quale ha raccolto ogni sapienza e ogni verità, e dalla quale ha tratto l’ispirazione inesauribile dei suoi disegni di Salvatore di misericordia. E questa Parola va ascoltata. Leggendo il Vangelo, Gesù è nato di notte, quando l’umanità era chiusa nell’ombra ed era chiusa nel silenzio. C’è una magnifica antifona del tempo natalizio che dice: “mentre il silenzio avvolgeva ogni casa, la tua parola onnipotente, Signore, è discesa dalle sedi regali ed è venuta ad abitare tra noi” (Sap. 8, 14) . Questa Parola va accolta in silenzio, adorando; va accolta in silenzio, pregando, interrotta soltanto dallo stupore e dal gaudio degli angeli e dei santi, di Maria e di Giuseppe. Ma dobbiamo stare attenti: Giuseppe e Maria erano stupefatti per le cose che sentivano dire; intorno all’incarnazione non abbiamo bisogno di parlare molto, abbiamo bisogno di ascoltare in silenzio. Non c’è che il silenzio che possa accogliere come merita questo evento; non c’è che la contemplazione silenziosa che possa farci raggiungere da questa Parola che salva, da questo Signore che, eterna Parola, si fa uomo, perchè il peccato dell’uomo venga espiato e la sua vocazione ad essere figlio di Dio si realizzi in pienezza.
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