Home Maria Maria 3 - Il Sublime Mistero di Maria - II Parte - Nel giorno di Pasqua
3 - Il Sublime Mistero di Maria - II Parte - Nel giorno di Pasqua
Indice
3 - Il Sublime Mistero di Maria - II Parte
II Parte
pagina 3
Sposa, Vergine e Madre
Nel silenzio di Nazareth
Cana
Calvario
Nel giorno di Pasqua
Conclusione
Tutte le pagine

 

 

 

 

 

 

NEL  GIORNO DI PASQUA  E OLTRE

 

“Solo tu desolata credevi”, recita l’Ora della Madre, questa pia pratica del Sabato santo.  Solo lei credeva in mezzo alla dispersione generale del venerdì santo. Ed osiamo credere che la prima apparizione del Risorto, di quel Figlio amato in quel modo così unico, dall’Immacolata, sia stata riservata proprio a Lei. Come narrano i vangeli apocrifi. Di fatto “in quella prima domenica della storia, la Madonna al sepolcro non va”. Si andrà realizzano ora  il mistero della Inabitazione divina di Gesù nel mondo per opera della grazia sacramentale e Maria sarà  presente, “madrina” anche di questo momento. Ella diventa  la madre della Chiesa. La Chiesa sta nascendo! Con gli apostoli, Maria  attende la venuta dello Spirito Santo, e per lei sarebbe stato il secondo incontro. Attendono là, nel cenacolo, dove era avvenuta quella prima ed unica consacrazione che ogni messa renderà poi presente nel tempo, fino alla fine dei tempi. E' così che Maria e la Chiesa danno insieme  la possibilità a Dio di abitare nel mondo.

Tuttavia tra la risurrezione e la pentecoste, Maria deve vivere un altro addio, che certo deve averla addolorata forse molto più degli apostoli. Gesù se ne va, ritorna al Padre, da cui era venuto.  Anche allora , forse, Maria lo vide uscire di casa, non so da quale, forse dal Cenacolo, certamente la presenza di Maria non viene indicata sul luogo dell’Ascensione. Si salutarono, si dettero un’appuntamento? non lo sappiano né i vangeli lo registrano. Veramente mi viene da pensare che tutta la vita di Maria è stata una attesa piena di speranza, vissuta crescendo anche nell’amore e non solo nella fede, perché mi sembra che a questo suo amore grande, veniva presentato sempre un nuovo traguardo.

 

Maria con la Pentecoste diventa per gli apostoli il punto di riferimento. Maria tiene a battesimo anche la Chiesa nascente. Lì a  Gerusalemme, nel Cenacolo, in preghiera, c’era anche Maria. “Il cenacolo è il santuario della speranza e dell’attesa, il santuario della comunione della Chiesa che nasce, il santuario di una missione che dilagherà nel mondo. E là a garantire la comunione degli animi, l’unanimità nella preghiera, la perseveranza nell’attesa, c’è Maria”.

“Questa perseveranza …illumina ulteriormente il progetto di Dio su di lei e il significato della sua divina maternità. Il Signore la pone nel cuore della storia della salvezza con una funzione materna… che trabocca ovunque  giunge la missione del Figlio attraverso la Chiesa”.

“La madonna è presente nella nostra vita non perché ce la mettiamo noi” ma perché ce la mette Dio additandola alla nostra vita di fede come esempio e riferimento, come per gli apostoli. “Maria è un dono che Dio fa all’umanità; riceverlo vuol dire essere credenti, custodirlo vuol dire essere fedeli, amarlo e viverlo vuol dire rendere feconda la nostra fede e nutrire la nostra carità. Quanto più si vuol essere cristiani quanto più si è segnati da speciali vocazioni, tanto più la presenza della Madonna diventa una componente della vita. … La Madonna non è soltanto veicolo di una grazia salvatrice, ma è anche esempio di come la grazia si accoglie e si rende feconda; esempio di come una fede si vive, di come il dono della fede diventi sapienza del cuore e certezza di vita” .

(“…”, card. Ballestrero, pagg. 43,45, 48, op. cit.)

 

 

 

 



 
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