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3 - Il Sublime Mistero di Maria - II Parte
II Parte
pagina 3
Sposa, Vergine e Madre
Nel silenzio di Nazareth
Cana
Calvario
Nel giorno di Pasqua
Conclusione
Tutte le pagine
 
 

II PARTE

 

 

 

 

 

LA PRESENZA DI MARIA

NELLA VITA DI GESU’ E DEI SUOI DISCEPOLI

 

 

In questo testo si vuole riflettere un po' più da vicino sulla relazione tra Maria e la Chiesa.

 

Il culto a Maria

 

“La Chiesa non ha inventato nulla di nuovo, quando ha cominciato a magnificare Maria; non è precipitata dalle altezze dell’adorazione dell’unico Dio giù nella lode di un essere umano. Essa fa ciò che deve fare e di cui è stata incaricata fin dall’inizio. … La Chiesa trascura qualcosa di quella che è la sua missione, se non loda Maria. Essa si allontana dalla parola biblica, se in lei viene meno la venerazione di Maria. Allora essa in realtà non onora più neppure Dio nel modo che gli si addice… Come la realtà di un uomo si rivela nella storia della sua vita e nelle relazioni che intesse, così Dio si rende visibile in una storia, in uomini, attraverso i quali la sua natura si rende manifesta, a tal punto che egli in riferimento a loro può essere “denominato”, in loro può essere riconosciuto: il Dio di Abramo, d’Isacco e di Giacobbe. Attraverso la relazione con persone umane, attraverso i volti di persone umane, egli si è manifestato ed ha mostrato il suo volto. Non possiamo, trascurando questi volti, voler avere solo Dio, per così dire nella sua forma pura: questo sarebbe un Dio pensato da noi al posto di quello reale, sarebbe un altezzoso purismo che ritiene i propri pensieri più importanti delle azioni di Dio".

(Card. Ratzinger, “Maria Chiesa nascente”, Ed. San Paolo-Cinisello Balsamo 1998, p. 51,52,53)

Maria è uno di quegli esseri umano a tal punto che noi non possiamo lodare bene Dio se lasciamo da parte il culto e la lode a Maria.

Maria è figura della Chiesa. In lei come nella Chiesa, si realizza l’Inabitazione. In Maria in modo naturale attraverso la generazione fisica di Gesù, nella Chiesa in modo sacramentale attraverso la consacrazione eucaristica che realizza la presenza di Gesù nei secoli.  Maria diviene la vera Arca dell’alleanza, primo Tabernacolo, così è della Chiesa. Entrambe sono realtà “abitate” Entrambe si aprono per divenire “abitabili da Dio”. Il Card. Ratzinger scrive: “E per cos’altro dovrebbe esserci la Chiesa se non per questo, per divenire l’abitazione di Dio nel mondo?”

(card. Ratzinger,p. 55, op. cit.).

Ed ancora egli dice: “Dio non si lega a pietre, ma egli si lega a persone vive. Il “si” di Maria gli apre lo spazio, ove egli può piantare la sua tenda. Maria diviene per lui la tenda, e così ella è l’inizio della santa Chiesa, che a sua volta è anticipo della nuova Gerusalemme”.  E “il messaggio cristiano non è una collezione astratta di tesi   teologiche su Dio ma è l’incontro di Dio con il nostro mondo, con la realtà delle nostre case e della nostra vita”

(card. Ratzinger, p.80 e  82) 

Per il si di Maria “La Parola è divenuta carne ed ha messo la sua tenda fra di noi” (Gv 1,14). La Chiesa e ogni fedele in essa ne fanno memoria e ne perpetuano la presenza operante.

 

 

 



 
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