Novembre 2011
Da l'Imitazione di Cristo: (cap. XLVII – Libro III)
La Vita Eterna
Oh! Se tu vedessi il premio eterno che ricevono i santi in cielo; se tu vedessi di quanta gloria esultano ora, essi che un tempo erano ritenuti spregevoli e quasi immeritevoli di vivere, per certo, ti getteresti subito a terra, preferendo essere inferiore a tutti, piuttosto che eccellere anche su di uno solo; non desidereresti giorni lieti in questa vita, godendo piuttosto delle tribolazioni sopportate per amore di Dio; infine crederesti che il guadagno più grande consiste nell’essere considerato un nulla tra gli uomini.
Oh! Se queste cose avessero un gusto per te e ti scendessero nel profondo del cuore, come oseresti fare anche il più piccolo lamento? Forse che, per la vita eterna, non si deve sopportare ogni tribolazione? Non è cosa di poco conto, perdere o guadagnare il regno di Dio.
Alza , dunque, il tuo sguardo al cielo: eccomi, insieme a tutti i miei santi, i quali sopportarono grandi lotte, nella vita di quaggiù. Ora essi sono nella gioia, ricevono consolazione, stanno nella serenità, nella pace e nel riposo. E resteranno con me nel regno del Padre mio, per sempre.
Dalla Sacra Scrittura:
Leggi la parabola del ricco epulone: Lc. 16, 19-31:
“Un giorno il povero – Lazzaro – morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Poi morì anche il ricco e fu sepolto. Finito nell’Ade, tra i tormenti, alzando lo sguardo verso l’alto, vide da lontano Abramo e Lazzaro che era con lui…- e Abramo- rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto la tua parte di beni durante la tua vita e Lazzaro parimenti le sofferenze. Ma adesso lui è consolato, tu invece sei tormentato…
Rm 5, 1 ss: “Avendo ricevuto la giustificazione per mezzo della fede… ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio. Non solo, ma ci gloriamo perfino nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce la costanza, la costanza una virtù collaudata, la virtù collaudata la speranza. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo datoci in dono.
Rm. 8, 18 e ss. : “le sofferenze del tempo presente non hanno un valore proporzionato alla gloria che si manifesterà in noi…
Rm. 12, 1 e ss. : “Vi esorto … a offrire i vostri corpi come un sacrificio vivente, santo, gradito a Dio, come vostro culto spirituale. Non uniformatevi alla mentalità del mondo presente, ma trasformatevi continuamente nel rinnovamento della vostra coscienza, in modo che possiate discernere che cosa Dio vuole da voi, cosa è buono, a Lui gradito e perfetto