Da l’Imitazione di Cristo - La lettura dei libri di devozione
Cap. V - Nei libri di devozione si deve ricercare la verità, non la bellezza della forma. Essi vanno letti nello spirito con cui furono scritti; in essi va ricercata l’utilità spirituale, piuttosto che l’eleganza della parola. Perciò dobbiamo leggere anche opere semplici, ma devote, con lo stesso desiderio con cui leggiamo opere dotte profonde. Non lasciarti colpire dal nome dello scrittore, di minore o maggiore risonanza, quel che ci deve indurre alla lettura deve essere il puro amore della verità. Non cercare di sapere chi ha detto una cosa ma bada a ciò che è stato detto. Infatti gli uomini passano, “invece la verità del Signore resta per sempre” (S. 116,2); e Dio ci parla in varie maniere, “senza tener conto delle persone” (1 Pt 1,17). Spesso, quando leggiamo le Scritture, ci è di ostacolo la nostra smania di indagare, perché vogliamo approfondire e discutere là dove non ci sarebbe che da andare avanti in semplicità di spirito. Se vuoi tratte profitto, leggi con animo umile e semplice, con fede. E non aspirare mai alla fama di studioso. Ama interrogare e ascoltare in silenzio la parola dei santi. E non essere indifferente alle parole dei superiori: esse non vengono pronunciate senza ragione.
Dalla Sacra Scrittura
Ef 4,15 : “fare la verità nella carità”
Ef: “6, 14: “State saldi avendo ai fianchi la cintura della verità…imbracciando in ogni occasione lo scudo della fede…
Gv. 18, 37: disse Gesù davanti a Pilato: “per questo io sono venuto al mondo, per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce”
S. 118, 43: “non sottrarre dalla mia bocca la parola di verità
Gv 14,6: “Io Sono la Via , la Verità, la Vita
Rom. 12, 16: "non aspirate a cose troppo grandi, ma lasciatevi attrarre dalle cose umili
1 Cor. 3, 18: " nessuno si illuda! Se uno pensa di essere sapiente tra di voi in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente; perché la sapienza di questo mondo è follia davanti a Dio