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Spiritualità carmelitana - Novembre
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Novembre    (vita da santi)

 

San Giuseppe servo del Signore

 

Il Signore a san Giuseppe nn ha mai chiesto permessi. Quando, alla fine della “scappatella” del tempio a Gerusalemme, Gesù si lascia ritrovare, la Madonna, che è madre, ha qualcosa da dire al figlio, ma san Giuseppe no. C’è in lui l’accettazione della signoria di Dio attraverso l’umiltà e il silenzio. Il silenzio è il liguaggio degli umili. San Giuseppe entra nella vita della Madonna e in quella di Cristo, Verbo Incarnato, come? Non lo sa, come il Signore ce lo mette! Ne esce come? Quando? Perché? Non lo sa, quando il Signore lo porta via! E’ sconvolgente! Si capisce proprio poco come il Signore abbia fatto le cose in quel modo. Poteva ben aspettare che Gesù fosse qualcuno... invece ha lasciato lì quella povera mamma, con quel povero figliolo... è tutto un mistero! San Giuseppe non ha avuto spiegazioni da Dio, ha dovuto soltanto accettare. Il Signore è entrato nella sua vita con assoluta libertà, senza preoccupazioni, da Signore, e questo vuol dire che sapeva di poterlof are, perché trovava in san Giuseppe le disposizioni necesarie. Così ha potuto signoreggiare nella vita di lui con assoluta libertà, al di là di tutti i limiti e di ogni convenienza, è cosa sua. Il commento a questa signoria di dio nella vita di san Giuseppe è il suo silenzio e la sua umiltà. Ciò è tanto più da ammirarsi quanto più pensiamo che per san Giuseppe questo lasciar fare al Signore in tal modo non era confortato da fatti visibili. La Madonna ha fatto in tempo a vedere qualcosa: ha visto almeno dei miracoli, premio della sua fede e del suo abbandono. San Giuseppe no. Il Signore nel suo venire al mondo, ha domandato a san Giuseppe di starsene un po’ quieto, di lasciarlo fare e di non ingombrargli la strada. È meraviglioso vedere come san Giuseppe entra nella vita di Gesù benedetto e della sua santissima Madre, quando Dio vuole, come Dio vuole; scompare quando Dio vuole, come Dio vuole; e nella storia della Chiesa fa la stessa figura. Sono le ore di Dio che contano per lui, non le sue! ! !

San Giuseppe ci insegna la devozione , il servizio al Signore Gesù e alla sua Mamma Maria. Abbiamo tanto bisogno di tradurre la nostra devozione ins ervizio, operosità, dove, invece di cercare il nostro tornaconto, cerchiamo soltanto il compimento dei disegni di Dio e della sua gloria. E facendo così, diventiamo i collaboratori del Signore, diventiamo veramente gli strumenti nelle mani di Dio per l’avvento del suo regno.

 



 
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