meditazioni dalla home page - Ottobre 2018- Paolo VI |
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| "Il Vangelo non va considerato come un miele disteso sulla vita. E' ben altro. ha tutta la dolcezza e la capacità di confortarci: ma il Vangelo è fuoco, il Vangelo è ardimento, è la forza di Dio. E allora: se viene a contatto con noi attraverso le sillabe che ascoltiamo e rileggiamo, è naturale che questo ci sconvolga e quasi colpisca i modi consuetudinari e irriflessi della nostra abituale mentalità . Il Vangelo ci dice cose che sembrano irreali: beati i poveri. la prima è che esso cambia la natura della felicità . questa consiste non nei beni effimeri, ma nel regno di Dio: nella comunicazione vitale con lui. ... La seconda novità introdotta da Gesù è quella che cambia i modi per raggiungere la felicità . Niente bramosia di ricchezze, niente egoismo, odio, cupidigie. bisogna invece contraddire queste tendenze o passioni, istinti, tentazioni. si deve andare contro corrente, incominciando a rendere degno, paziente e sacro il dolore. E allora? nel rileggere e meditare il discorso delle beatitudini, si comprenderà appieno come esso sia il codice della vita cristiana; il principio per dimostrarsi autentici, veramente fedeli, effettivi seguaci di Cristo" (Omelia 27.2.1966).
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