I Teologi dicono che il Paradiso è un luogo dove si gode ogni bene senza alcun male, o una realtà nella quale le anime dei giusti e gli angeli buoni godono in perpetuo la visione di Dio, ed in lui hanno l'appagamento completo di ogni loro desiderio.
San Paolo, contrariato dai Corinti e accusato di arroganza, è costretto a difendersi. nella difesa, dopo aver elencati i patimenti sofferti per amor di Gesù Cristo, elenca le grazie ed i favori ricevuti, fra i quali quello di essere stato rapito al Paradiso, dove ha udito e ha veduto cose che a creatura umana non è possibile ridire. Gesù rivolto al Padre dice: "Padre io voglio che dove sono io, ci siano con me pure quelli che tu mi hai donati, affinché vedano la gloria mia che tu mi hai dato, perché tu mi hai amato prima ancora della creazione del mondo".
Durante l'ottavario, che stiamo per concludere, abbiamo meditato sulla certezza della morte e del giudizio. Dopo il giudizio verrà la sentenza, che sarà premio ai buoni e castigo eterno ai cattivi. Il pensiero che il castigo consiste in ogni male senza alcun bene, ed il premio in ogni bene senza alcun male, per tutta l'eternità, non può lasciarci indifferenti. Ogni persona saggia deve condurre la sua vita in modo da evitgare il castigo e meritare il premio eterno da Dio.
Preghiamo:
Libera, o Signore, le anime di tutti i fedeli defunti da ogni pena di peccato. E con l'aiuto della tua grazia possano evitare le pene meritate e godere la beatitudine dell'eterna luce. Per Cristo nostro Signore. Amen.