San Tommaso dice che ciascun uomo può considerarsi come persona singola e come parte della società. Perciò anche il giudizio sul suo conto deve essere duplice: uno subito dopo la morte per quello che operò come persona singola, l'altro alla fine del mondo, nel quale viene giudicato come membro della società umana. Nella Bibbia è meglio specificato il giudizio universale, però si parla assai spesso anche del giudizio particolare. Al buon ladrone Gesù risponde: "Oggi stesso sarai con me nel mio regno". Non aspetterà alla fine del mondo per giudicarlo, lo giudicherà subito dopo la morte e subito avrà il premio. Così Lazzaro appena morto sarà portato nel seno di Abramo; il ricco Epulone sarà precipitato nell'inferno.
Gesù ha paragonato il regno dei cieli a un tesoro nascosto, per comprare il quale il buon mercante vende tutto ciò che ha. Quest'uomo non guarda a sacrifici, perchè sa che avrà una grandissima ricompensa quando sarà in possesso del tesoro nascosto. Questo tesoro è la vita eterna e l'uomo saggio osa tutto, rinunzia a tutto pur di conquistarla.
Preghiamo:
A te ci rivolgiamo, San Giuseppe, patrono degli agonizzanti, che nella tua morte fosti assistito da Gesù e Maria, perché tu ci assista nell'ultima lotta e con il tuo aiuto possiamo conseguire la vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.