| Il Cuore Sacro di Gesù è il riassunto di tutta la storia della salvezza, cioè di tutto quello che Dio Trinità ha pensato e ha realizzato per la nostra salvezza. Ha mandato suo Figlio a cercarci e attraverso suo Figlio ci ha mostrato il suo Amore. Il disegno di Dio Padre dall’eternità era: fare di Gesù il Cuore del Mondo. Nessun altro Nome sotto il cielo è stato dato agli uomini nel quale c’è salvezza.(Atti 4, 11-12
Nella festa del Sacro Cuore di Gesù ricordiamo l’amore di Dio manifestatosi in Cristo. Così come diciamo che il cuore è la sede dell’amore, lo diciamo per il Sacro Cuore di Gesù. Non si tratta di un organo fisico, ma della sua Persona nel suo mistero di amore e nella sua consegna al Padre per la vita del mondo. Non dividiamo Cristo per celebrare i suoi misteri, ma identifichiamo il dono della Redenzione che ci ha acquistato con il suo Corpo, Sangua, Anima e divinità . La devozione ha i suoi simboli. Il cuore ferito dalla lancia (Gv 19,34), dal quale uscirono sangue e acqua, è anche simbolo dell’apertura che abbiamo a disposizione per entrare nel “segreto di Dio
Ciò che più manca nella nostra spiritualità è l’esperienza dell’inenarrabile dolcezza dell’amore di Dio. Nella devozione al Sacro Cuore, incontriamo tanta ricchezza per noi, ma ciò che è fondamentale è il dialogo amoroso con colui che ci ha amato per primo. Questo dialogo è l’alimento di coloro che cercano Dio.
La fede non ci fu trasmessa come una virtù sterile, lastricata di verità pesanti e difficili. Essa è il dolce miele che scorre dai favi del Cuore di Dio e apre in noi la dimora di Dio. “Se qualcuno mi ama...il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui†(Gv 14,23). La fede è un possesso, ma ancora non ci è dato di vedere tutto quello che saremo. Intanto vediamo come in uno specchio, in enigma, ma poi vedremo faccia a faccia (1 Cor 13,12). C’è bisogno di usare tutto ciò che siamo: corpo, anima e potenze intellettive per vivere la fede. È la coerenza integrale. Credere la Verità significa amare e vivere la verità . La fede ha un cuore. La fede senza amore è un libro senza lettere. |
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Il Cuore Immacolato di Maria - Il fiore immacolato ci dona il frutto Benedetto. È l’amore di Dio per l’uomo peccatore. Dio non si arrende con noi. Ci presenta nella Madre di suo Figlio, la più grande dignità dell’essere umano e dell’universo. Per l’azione di Dio dall’umano esce il divino
Il progetto di Dio realizzatosi in Maria è per tutti noi. Lei ha cooperato con la grazia che gli è stata concessa. Modello di tutti noi nell’esecuzione del progetto di Dio
Essa, ricevendo la grazia di essere preservata dal peccato per i meriti di Cristo, intercede come Madre per noi suoi figli.
Tutto il mistero dell’Incarnazione passa per la cooperazione di Maria che dona il suo si.
Maria è Immacolata perché è la prima redenta, è “il frutto più eccelso della redenzione†(S.C. 103), essendo stata “redenta in modo così sublime in vista dei meriti del Figlio suo†(LG 53).
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Il Cuore Eucaristico - Nella sua consegna al Padre, Gesù ci porta con se e si fa presente in noi quando Lo portiamo nelle nostre azioni. Così risuscitiamo il mondo affinché sia sempre in accordo con i sentimenti di Gesù.
Gesù sintetizza nella Santa Cena, tutto il suo insegnamento. I discepoli possono comprendere che il Maestro dona loro, non solo un insegnamento, ma la consegna di se stesso a loro nell’Eucaristia.
Vivere in stile eucaristico vuol dire riscoprire l’eucaristia come progetto. L’eucaristia è un modo di essere. Ogni fedele assimili i valori che l’Eucaristia esprime: il Si, il Grazie e l’Amen, e lo ricordi alla nostra cultura …. Incarnare il progetto eucaristico nella vita quotidiana, là dove si lavora e si vive. Poiché la realtà umana non si giustifica senza il riferimento al Creatore (MND 26)
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