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Conversioni celebri _ Dal Diario di Elisabetta Leseur - pagina 3
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“il segno caratteristico del cristiano è il perdono; non però un perdono passivo, ma come vibrante atto d’amore

 

“…Voglio essere un’anima eucaristica, un apostolo segreto del Cuore divino. Praticare l’abbandono totale, fiducioso, amante. Andare al Signore per mezzo della sua Croce, passando attraverso il Cuore di Gesù, sotto la dolce e materna protezione di Maria…Il giorno attuale è quello in cui posso lavorare e soffrire per gli uomini in vista della gloria di Dio

 

Bellissimo appunto, tra i tanti belli già proposti:

“Umanamente parlando, una parola di fede e i carità, mi riscalderebbe il cuore. La volontà del Signore vuole invece che, fino alla realizzazione del mio più intenso desiderio, io debba camminare sola sulla via della sofferenza che ci ha indicato e che da qualche tempo mi ha reso molto aspra. Tuttavia  lo sento più vicino che mai e mi sostiene. Da un punto di vista umano, nessuna schiarita. Tristezze per il presente, inquietudine per l’avvenire, fastidi per tutti a causa della mia malattia, rinuncia a tutto ciò che avrebbe potuto trasformare la mia vita – cioè iniziative, attività impegnate e feconde, letture – per dedicarmi ad altre occupazioni più immediate e più modeste; assenza di quel conforto che deriva dal contatto con persone intelligenti e di fede e di amicizia veramente cristiane…chiederò al Signore che il mio sacrificio costituito dall’inazione, giovi alle persone che mi sono care e alle anime. Dovrò applicarmi alla pratica della scienza dei momenti perduti per riuscire a scrivere e ad occuparmi delle varie opere…non indugiare sui contrasti cui sono sottoposti i miei sentimenti e le mie convinzioni, ma offrirli virilmente al Signore. Resistere allo scoraggiamento e a una certa fiacchezza morale, conseguenza di afflizioni spirituali e fisiche. Rafforzare invece la gioia soprannaturale e la volontà d’azione, senza mai preoccuparmi del risultato pratico del mio lavoro e dei miei sforzi.

 

“La sofferenza pare veramente la mia vocazione, l’appello del Signore alla mia anima. E poi, la sofferenza mi consente di fare opera di riparazione e di ottenere, almeno lo spero, le grandi grazie che desidero per le persone che mi sono care e per tutte le anime

 

 

“Signore , Tu hai posto la tua Croce sulla mia anima, sul mio cuore, sul mio corpo. Tu mi dai la sofferenza e, fra tutte le sofferenze, mi imponi proprio le più lancinanti per il mio cuore. Aiutami a sopportare questa croce senza amarezza, smarrimenti, ripensamenti. Credo che tu voglia farmi inoltrare nel cammino della rinuncia e dell’abbandono totale attraverso tanti turbamenti e umilianti debolezze.

“Signore , lascia che ti rinnovi la mia preghiera: preserva dalle colpe e dal dolore le persone che mi sono care, concedi loro la tua luce, santificale per i tuoi meriti. Le affido a te e per quanto riguarda il peso del mio cuore, lo depongo nel tuo, affidandogli tutto: sofferenze, desideri, preghiere. A te voglio riservare le lacrime del cuore per offrire agli altri solo il sorriso del volto…

 

“poiché non mi è concesso di organizzare interamente la mia vita come l’avevo sognata, devo rendere meglio e più feconda, per amore del Signore e per le anime, la vita che mi è stata assegnata. Anche l’operaio non sceglie il proprio lavoro e il figlio subisce l’affettuosa volontà paterna.

 

“Devo accettare sempre in silenzio le delusioni, le incomprensioni, perfino il disprezzo di cui siamo ricambiati da coloro in cui vorremmo intravedere e trovare il Signore

 

“Tu sai quanto mi pesi il mondo, quanto mi urtino le sue tendenze, ma poiché vuoi che viva non per il mondo, ma nel mondo, poiché il dovere del mio stato e l’ansia di apostolato mi impongono di viverci in mezzo, consenti che questi numerosi sacrifici…sforzi…rinunce.. pene intime coadiuvino la tua opere sulle anime, gli propizino la tua grazia. È per loro che ti offro tante conversazioni senza interesse, tante azioni per me vuote di consolazione e quell’affabilità che mi costa tremendamente. Accetta tutto, assumi tutto, fa che tutto serva per le anime e per le persone che mi sono tanto care….

 

“E’ sorprendente accorgersi fino a che punto si progredisce interiormente nei momenti di privazione spirituale

 

“Bisogna che accetti il sacrificio  di tutto ciò che avevo desiderato e la privazione di ogni sostegno umano

 

 



 
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