Home Album foto Il tacco dello stivale - Menhir salentini
Il tacco dello stivale - Menhir salentini
Indice
Il tacco dello stivale
Ulivi, sassi e le origini
e... la preistoria
Le Centopietre
gli affreschi
Menhir salentini
le grotte
Finibus terrae
Tutte le pagine
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

“i Menhir o pietrefitte"

 

sono un monumento megalitico preistorico costituito da blocchi di pietre di forma  allungata, infissi perpendicolarmente nel suolo. Ce ne sono diversi presenti nel Capo di Leuca. Qui riportiamo quello di Gagliano del Capo, nei pressi della stazione, e denominato: Menhir della croce.

 

 

        

 

Spesso su questi monumenti vi si trova scolpita una croce. Questi monumenti furono eretti per motivi funerari e risalgono alla preistoria o meglio all’età eneolitica. “Tutti conoscono che a questi importantissimi monumenti preistorici e funerari, il nostro popolo dà il nome di croci, nome che pure è dato in Francia a monumenti somiglianti” (da Pasquale Maggiulli) Fu detto che essi furono, come l’obelisco egiziano, simbolo del sole, e rappresentava la credenza nella risurrezione del defunto per opera del più grande degli dei: il sole. Si pensa che questi monumenti vennero “cristianizzati” dai primi Padri della Chiesa cattolica, quando si accorsero che nonostante i divieti imperiali ed ecclesiastici il loro culto non era scomparso.

I Padri accomodarono l’idea cristiana ai costumi e alle idee religiose preesistenti “timbrando” con le croci i menhir lanciando – così – la considerazione che “la pietra può stare col Vangelo”.  Ma sempre il Mangiulli aggiunge a questo una considerazione interessante. Dice che il Segno della Croce su moltissimi menhir ha potuto essere inciso proprio al momento della loro collocazione nel terreno e quindi molti secoli prima del cristianesimo. Esso dunque non fu dovuto solo all’effetto del propagarsi delle idee cristiane. Come dice il Barig Gould, gli spagnoli nei loro primi viaggi nell’America trovarono la croce oggetto di venerazione già nelle popolazioni indigene, simbolo del Dio della  pioggia. Ecco perché i menhir con la croce furono l’espressione della stessa idea di risurrezione e le troviamo entrambi presso le tombe. Il Mangiulli conclude: “Penso che i Padri  del cristianesimo non timbrarono ma trovarono timbrati con la croce quei monumenti e persuasero gli evangelizzati popoli a venerare il segno della nuova redenzione e non la pietra. Visto poi che riusciva l’ingegnoso ripiego, continuarono a timbrare con croci quelle pietre ritte che ne erano prive”

 

 



 
© Copyright 2024/2025 - EssereCristiani.com - Tutti i diritti riservati
Realizzazione CMS

Banner