“…può e deve nascere una nuova maniera di essere uomini”
Se voi foste poveri figli del mondo che hanno smarrito il sentiero del bene e non sanno come ritornare alla casa di Dio, il Padre egli, se volete, vi prende per mano; anzi, come è figurato nella parabola della pecora perduta, è pronto a prendervi sulle sue spalle e a portarvi di peso nell’ovile della sua giustizia.
Vorrei che voi aveste a comprendere la vostra dignità proprio derivante dal Natale di Cristo. “Egli è la luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo” (Gv 1,9). Voi siete in prima fila. E comprendete allora quale conforto, innanzitutto, vi può nascere nel cuore pensando: qualcuno (ed è Cristo) riconosce il rispetto e la giustizia, il diritto che mi sono dovuti. È Cristo. È il maestro, è il liberatore, è il salvatore, ed è mio!
E potete allora comprendere come da questo rapporto fra voi e Cristo, il rapporto che nasce dal suo amore , e che vi associa alla grande famiglia umana amata e salvata da lui, la Chiesa, può e deve nascere una nuova maniera d’essere uomini: diventiamo tutti figli di Dio, tutti fratelli. Non dev’esserci bisogno di fare ricorso all’odio, alla guerra, alla violenza, all’intrigo per instaurare un ordine migliore nella convivenza umana. Cioè nella società. Se davvero Cristo la penetra e la cementa col suo amore, dobbiamo, possiamo sperare che un mondo migliore finalmente nascerà. |