Dal Diario di Elisabetta Leseur
“La preghiera è la forma più alta dell’azione..
“La preghiera è una forza onnipotente che, giungendo a Dio dal Cuore di Cristo, afferra, attira, trascina la grazia nelle anime. La sofferenza e la pratica della carità sono altre forme della nostra preghiera ugualmente irresistibili
“L’Eucaristia opera veramente in noi e ci trasforma quasi a nostra insaputa, così come il pane e il vino….il Cristo con il suo contatto e con la grazia che lascia in noi, ci dà la salute morale e ricrea la nostra anima. Non si riposa invano sul suo cuore, non gli si confida senza trarne conforto, il peso delle nostre sofferenze, debolezze ed angosce.
“Stamattina, dopo la comunione…ho avuto l’immagine di tre tabernacoli in cui il Signore si degna di abitare:
- le profondità del suo Cielo, il seno dell’inaccessibile Trinità, nell’unione ineffabile della sua Umanità alla Divinità. E’ il tabernacolo della sua gloria, dove noi potremo contemplarlo solo quando saremo spogliati dalle nostre vesti mortali.
l’Ostia dove si cela per stare vicino a noi, vivere in mezzo a noi, sempre pronto ad accoglierci ed ascoltarci. È il tabernacolo del suo amore.
la nostra anima, in cui entra con la comunione, unendosi ad essa in un modo mirabile, accettando di essere suo Ospite, suo Amico, suo Alimento spirituale, continuando ad abitarla spiritualmente quando cessa la presenza sostanziale. E’ il tabernacolo del suo Cuore, il luogo delle sue delizie, del suo riposo, della sua gloria.
“Serenità inalterabile, umiltà autentica, carità profonda, sono i tre fondamenti di ogni vita interiore vigorosa e intensa
“Non bisogna mai respingere un’anima che tenta di avvicinarsi alla nostra; consapevolmente o no, forse sta cercando il “Dio ignoto”, ed ha sentito palpitare in noi qualcosa che le ha rivelato la sua presenza, o forse ha sete di verità e ha sentito che noi viviamo di questa sovrana verità”