In Caterina (1347-1380), ventiquattresima (di 25) figlia di un umile lavandaio, è posta in rilievo la fervida e instancabile azione contro conflitti e divisioni, contro tutti i fermenti di guerra, e risalta l’impegno per la pace nella Chiesa e nella società. Sono conosciute le sue lettere infuocate a papi e cardinali, a re e uomini politici, a frati e sacerdoti dell’Europa per fare di loro artefici di pace e di unità. Ma è ugualmente apprezzabile la sua profonda spiritualità alla scuola di san Domenico, la sua intimità con Cristo suggellata dalla consegna dell’anello nuziale, la sua guida carismatica di centinaia di “caterinati”, discepoli e discepole, che orienta in un generoso servizio alla Chiesa e alla società. Né va lasciata in oblio la sua condizione di donna povera, di umili natali, per molto tempo analfabeta e pertanto naturalmente esclusa, se non ci fosse stata in lei una speciale grazia di Dio. | Brigida (1303-1373), sposata al devoto Ulf e madre di otto figli, fra i quali la dolce santa Caterina, Giovanni Paolo II addita all’Europa l’immagine della famiglia. Il Sinodo per l’Europa (1.10.1999 2° Sinodo per l’Europa) - ha fortemente e chiaramente ribadito l’importanza della famiglia e insieme l’urgenza di riscattare la famiglia europea da tanti mali che la insidiano: divorzio, contraccezione, incomprensione fra gli sposi e fra genitori e figli, disoccupazione, consumismo, ecc. La sposa e madre Brigida è chiamata a vegliare specialmente sulla famiglia. Ma spiccano nella personalità di santa Brigida alcuni aspetti da non dimenticare: il fatto che, venendo da una famiglia aristocratica, non ne abbia fatto una barriera ma un cammino verso la pratica della carità; la sua vocazione a un’alta vita mistica piena di fenomeni straordinari, estasi e rivelazioni; la devozione al successore di Pietro che l’ha spinta a venire a Roma e, soprattutto, il carisma grazie al quale è diventata la fondatrice e promotrice dell’Ordine del Santissimo Salvatore, consacrandosi a Dio nella seconda parte della sua vita. |