Sant'Alfonso Maria de Liguori
Vi amo Gesù mio,
Voi siete, e spero che sempre sarete
L’unico amore mio.
A Voi dono tutto il mio cuore,
o mio Gesù: solo Voi voglio amare;
e voglio invocarvi
quanto più spesso potrò.
Voglio morire
Col vostro nome in bocca,
nome di speranza,
nome di salute,
nome di amore.
O Maria, se mi amate,
questa è la grazia che avete
da impetrarmi:
fatemi sempre invocare il nome vostro
e del vostro Figlio;
fate che i vostri dolcissimi nomi
siano il respiro dell’anima mia,
e che io sempre replichi in vita,
per replicarlo nell’ultimo fiato
che avrò in morte:
Gesù e Maria,       aiutatemi;
Gesù e Maria,       vi amo;
Gesù e Maria,       a voi raccomando l’anima mia.
 Paolo VI
NELL’ATTESA DELLA TUA VENUTA
Signore, il tempo di Avvento
Ci obbliga alla grande meditazione antropologica,
alla scoperta della vera condizione
della vita umana
e della nostra meravigliosa fortuna
d’avere te nostro fratello,
Dio fatto uomo per la nostra salvezza.
Tu, Verbo di Dio,
ti sei fatto uomo
affinchè l’uomo potesse essere associato
alla vita stessa di Dio.
L’uomo ha bisogno di te, o Cristo!
Da sé egli non si salva.
Lo sforzo di escludere te
Dal pensiero moderno,
dai principi direttivi del sapere
e dell’attività umana,
ha per risultato l’incertezza
e poi la confusione ,
e infine il conflitto della coscienza umana.
Il tuo Natale, o Cristo,
è perciò festa grande per il mondo,
e festa sempre più grande
per il mondo che cresce e
aspira alla pienezza della vita.
Non spegniamo
a lampada centrale del Natale                   ,
LA TUA VENUTA E’ SORGENTE DI GIOIA
Cristo Gesù,
la tua venuta nel mondo
è sorgente di vera e di grande gioia.
La felicità , la pienezza di vita,
la certezza della verità ,
la rivelazione della bontà e dell’amore,
la speranza che non delude,
la salvezza, finalmente,
a cui ogni uomo aspira,
è a noi concessa,
è a nostra disposizione
e ha un nome,
un nome solo, il tuo: Cristo Gesù.
Tu sei il profeta delle beatitudini,
tu sei il consolatore
di ogni umana afflizione,
tu sei la nostra pace,
perché tu, tu solo
sei la via, la verità , la vita.
Noi proclamiamo
Che il tuo avvento fra noi,
o Cristo, è la nostra fortuna,
è la nostra felicità .
Solo il tuo Natale
può rendere il mondo felice.
Chi segue te, Cristo,
come tu stesso ci hai assicurato,
non cammina nelle tenebre.
Tu sei la luce del mondo.
E chi guarda te
vede rischiararsi i sentieri della vita;
sono sentieri aspri e stretti, alle volte;
ma sono sentieri sicuri,
che non smarriscono la meta,
la meta della vera felicità .
Tu sei, Cristo,
la nostra felicità e la nostra pace,
perché tu sei il nostro Salvatore.
(discorso del natale 1967)
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        Paolo VI
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TU LUCE DEL MONDO
L' Epifania è la celebrazione
del mistero di Te, o Cristo,
al mondo, alla storia, alla civiltà .
Rimanga la tua Epifania                     Â
come proclamazione
della vocazione di tutti i popoli,
di tutti gli uomini alla fede in te.
Rimanga,
come festa missionaria universale,
come riconoscimento della
fratellanza generale degli uomini,
elevati alla medesima fortuna
della salvezza in te, Gesù Redentore.
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Esaltiamo questa tua festa
come uno dei momenti più tipici
e decisivi dell’orientamento dell’umanitÃ
verso la verità e la realtÃ
del suo destino trascendente,
e perciò verso la pace
e verso il progresso.
E venga poi l’Epifania,
con i suoi doni e i suoi lumi,
a rallegrare i nostri focolari,
i nostri bambini e i nostri malati.
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Sia per noi una festa
Non solo mistica e teologica,
ma anche la festa popolare del cuore.
Ci rifaccia uniti e buoni;
ci rifaccia lieti e credenti.
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Tu , Maria, inviti.
Non è fiaba, non è mitologia.
Tu ci presenti al misterioso
e delizioso Bambino:
è la luce del mondo!
(8 gennaio 1978)Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â
 GIOVANNI PAOLO II
 MARIA MODELLO DI PACE
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Maria, Regina della pace,
con la sua maternità , con l'esempio della sua disponibilità ai bisogni degli altri,
con la testimonianza del suo dolore è vicina alle donne del nostro tempo.
Ella visse con profondo senso di responsabilità il progetto
che Dio intendeva realizzare in lei per la salvezza dell'intera umanità .
Consapevole del prodigio che Dio aveva operato in lei,
rendendola Madre del suo Figlio fatto uomo,
come primo pensiero ebbe quello di andare a visitare l'anziana cugina Elisabetta
per prestarle i suoi servizi.
L'incontro le offrì l'occasione di esprimere,
col mirabile canto del Magnificat,
la sua gratitudine a Dio
che con lei e attraverso di lei
aveva dato avvio ad una nuova creazione, ad una storia nuova.
Chiedo alla Vergine Santissima di sostenere gli uomini e le donne che,
servendo la vita, s'impegnano a costruire la pace.
Con il suo aiuto possano testimoniare a tutti,
specialmente a coloro che
vivendo nell'oscurità e nella sofferenza hanno fame e sete di giustizia,
la presenza amorevole del Dio della pace!
(dal messaggio "Donna educatrice della pace"- 8.12.1994)