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delle variazioni sia di testo che di immagini
... la storia del Santo Natale per immagini e didascalie....
Giuseppe e Maria, incinta, si dirigono verso Betlemme per il censimento
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città.
Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora mentre
si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. (Luca 2, 1-7)
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| "Ma non c'era posto per loro nell'albergo"
Si aspettava la stella. Astronomi e saggi erano venuti da ogni dove per osservare il fenomeno atteso. Per due poveri, come erano Maria e Giuseppe, non si trovò posto. E poi la donna era anche incinta, figuriamoci che seccatura! Pensavano gli albergatori. Nessuno ebbe compassione. Poi qualcuno indicò loro delle stalle fuori paese. Ricoveri di pastori ....
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IL NATALE
| Così Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo di re Erode. Come era stato predetto. Infatti un profeta antico, di nome Isaia, aveva detto: "Ecco la vergine concepirà e partorirà un figlio, che sarà chiamato Emmanuele, che significa: Dio con noi" Gesù è il Dio con noi, atteso fin dall'antichità. Egli nasce a Betlemme che significa: casa del pane. Infatti, Gesù è il Dio che per salvarci si è fatto Bambino e poi si farà Eucaristia e l'Eucarestia è fatta di pane. Così il significato della città dove Gesù nasce, in un certo senso è già una profezia di come questo bambino salverà l'umanità. Proprio questa è la missione del Bimbo di Betlemme. Il Pane Eucaristico è tanto importante. Attraverso di esso l'uomo di ogni tempo potrà incontrarsi con Gesù proprio come se fosse lì in persona. Detto in altre parole: ogni uomo in ogni tempo potrà incontrare il Gesù storico nell'Eucaristia dove Gesù è Presente realmente. Così saranno salvate, non solo le persone che ebbero la fortuna di vedere Gesù vivere e camminare sulla terra, ma anche tutte quelle altre persone che lo accoglieranno, che crederanno in Lui e che si nutriranno dell'Eucaristia, dell'Ostia consacrata durante la Messa. Con l'Eucaristia Gesù perpetua la sua presenza in mezzo a noi, fino alla fine dei tempi. Questa è la grande missione del Bambinello di Betlemme: il Dio con noi.
| | In Gesù Dio ha assunto ciò che non era, rimanendo ciò che era (cioè Dio): " l'onnipotenza entrò in un corpo infantile e non fu sottratta al governo dell'universo " * Si è fatto uomo Colui che è il creatore dell'uomo per recare al mondo la pace
| * (vedi Agostino, Serm 184, 1 sul Natale)
La Vergine Maria e il casto Giuseppe, tengono Gesù tra le loro braccia ...
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"gli ha insegnato a camminare, tenendolo per mano: era per lui come un padre
che solleva il bimbo alla sua guancia,
si chinava su di lui
per dargli da mangiare”
(cfr Os 11,3-4).
| E il Verbo si è fatto carne e dimorò fra noi (Gv 1)
Nel silenzio della notte di Betlemme
Gesù nacque e fu accolto da mani premurose.
(Papa Benedetto 16° - Messaggio di Natale 2007)
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Gli animali furono le prime creature a vedere Gesù
appena giunto sulla terra
Di loro dice san Paolo che anche esse attendono da Dio, di essere liberate dalla schiavitù della legge naturale
che le costringe per istinto a sbranarsi a vicenda.
Nella lettera che Paolo scrive ai Romani, nel capitolo 8 dice:
"La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio,
essa infatti è stata sottomessa alla caducità, non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto"
| Nell'ombra del presepe , giace povero e umile, il Creatore del mondo
e la sua tenerezza si espande su tutte le creature
Tutte le creaturte lodano la grandezza di Dio che si manifesta nella creazione. Tutte le creature, sono chiamate ad aderire a questo canto di lode, per questo nei salmi si trova l’invito: “Si rallegrino gli alberi della foresta davanti al Signore che viene” . Sì, Gesù è venuto e gli alberi della foresta lo acclamano.
Gli alberi nelle città e nelle case, a Natale, dovrebbero essere più di un’usanza festosa: essi indicano Colui che è la ragione della nostra gioia: il Dio che viene, il Dio che per noi si è fatto bambino. Quel bambino, è proprio Colui che è lo stesso albero della vita. Un antico Padre della Chiesa chiamato Origene, scrisse riguardo ai pagani: " “Privi di sentimento e di ragione, si trasformano in pietre e in legno” . Già perfino gli alberi e le altre creature esultano e acclamano il Dio che viene tra noi, ma il cuore di molti uomini, a volte, è più duro del legno e della pietra, e non sa lodare e accogliere Dio.
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IL MISTERO DI BETLEMME
| Betlemme svela il mistero. A Betlemme inizia un canto nuovo. Il segno è quel Dio che si è fatto Bambino. Il segno è la semplicità. Il segno di Dio è che Egli si fa piccolo per noi. È questo il suo modo di regnare. Nuove Parole entrano nella scena del mondo.
Dalla stalla di Betlemme partono tutte le conquiste di Dio.
Da Betlemme Dio ha posto la sua tenda in mezzo a noi .
C'era nei primi secoli del cristianesimo un grande saggio, un Padre della Chiesa, che si chiamava : Gregorio, e abitava nella città di Nissa, in Cappadocia che si trova in Turchia. Lui ci ha lasciato una riflessione molto significativa sulla stalla di Betlemme, ed è questa: "la stalla nel messaggio di Natale rappresenta la terra maltrattata. Cristo non ricostruisce un qualsiasi palazzo. Egli è venuto per ridare alla creazione, al cosmo la sua bellezza e la sua dignità. E' questo che a Natale prende il suo inizio e fa giubilare gli Angeli. La terra viene rimessa in sesto proprio per il fatto che si apre a Dio, che ottiene nuovamente la sua vera luce e, nella sintonia tra volere umano e volere divino, nell’unificazione dell’alto col basso, recupera la sua bellezza, la sua dignità. Così Natale è una festa della creazione ricostituita". Gesù nascendo ricostruisce la Creazione , ridonandole la sua vera bellezza. Questa bellezza è la presenza del Creatore dentro la sua creazione. Nella stalla di Betlemme cielo e terra si toccano. Il cielo è venuto sulla terra. Per questo, da lì emana una luce per tutti i tempi; per questo lì s’accende la gioia. |
L'ANNUNCIO AI PASTORI
Ecco cosa l'evangelista Luca, racconta dei pastori (Lc. 2, 8-20)
C'erano sui monti di Giuda alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva:«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama». Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dissero fra loro:«Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fattoconoscere». E subito andarono. Non dissero: abbiamo altre cose da fare, non possiamo lasciare i bivacchi vicino al gregge. Perchè andare da questo bambino era la cosa più importante. Così andarono, portando con loro dei doni. Furono i primi gesti di carità verso Gesù, il Figlio di Dio, appena venuto al mondo. |
La visita dei pastori ....
Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nell a mangiatoia. E dopo averlo visto, a chiunque incontravano, riferivano ciò che del bambino era
stato detto loro.Tutti quelli che udirono, si
stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose
meditandole nel suo cuore.
I pastori , dunque, se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro |
I Magi seguono la stella ...
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Mentre i pastori abitavano accanto e non dovevano che “attraversare”, come si attraversa un breve spazio per andare dai vicini. I sapienti Magi, invece, abitavano lontano. Essi dovevano percorrere una via lunga e difficile, per arrivare a Betlemme. E avevano bisogno di guida e di indicazioni.
Per questo seguirono la stella che, nelle loro ricerche astronomiche, indicava la nascita di un personaggio importante, di un Re!
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GERUSALEMME
| Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandarono: «Dov'è il re dei Giudei che è nato?
Abbiamo visto sorgere la sua stella,
e siamo venuti per adorarlo».
All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:
E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele.
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo».
Udite le parole del re, essi partirono
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Finalmente il lungo viaggio dei Magi si conclude a Betlemme,
dove trovano Gesù il Re atteso e preannunciato dalle profezie
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| Maria mostra Gesù ai Magi
| i Magi offrono doni a Gesù:
Oro (per il Re); Incenso (per il Dio), Mirra (per la sepoltura)
| Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese. Le Scritture Sacre ci lasciano il ricordo dei loro nomi: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre.
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Fuga in Egitto
| Dovettero poi abbandonare precipitosamente Betlemme, perchè Erode cercava il bambino per ucciderlo, e non per adorarlo come aveva detto ingannevolmente ai magi. Giuseppe avvertito da un angelo, partì in fretta nella notte ,verso l'Egitto. Fu certamente un viaggio stancante, con il bambino appena nato e con la paura di essere raggiunti dai soldati. L'ira di erode si abbattè sui bambini di Betlemme fino ai 2 anni. Fu una strage. Conosciuta come la strage degli innocenti. Essi furono i primi martiri, che con il loro sangue resero testimonianza a Gesù il Verbo di Dio fatto carne. Il loro martirio fu per loro un Battesimo di sangue.
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VITA A NAZARETH
Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e và nel paese d'Israele; perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino». Egli, alzatosi, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d'Israele. Avendo però saputo che era re della Giudea Archelào al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: «Sarà chiamato Nazareno». A Nazaret il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui. (dai Vangeli di Matteo e Luca)
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