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Spiritualità in pillole _ da l'Imitazione di Cristo - giugno 2011
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Giugno 2011
Da l’Imitazione di Cristo – Cap. da I a IV -

 la via della saggezza sta nell’imitare Gesù !

 Cap. I: “Chi segue me non cammina nelle tenebre” (Gv 8,12) – Sono parole di Gesù, le quali ci esortano a imitare la sua vita e la sua condotta, se vogliamo essere veramente illuminati e liberati da ogni cecità interiore. La nostra massima preoccupazione sia quella di meditare sulla vita di Gesù. - … Ma accade che molta gente trae ben scarso desiderio del vangelo dall’averlo anche più volte ascoltato, perché è priva del senso di Cristo. Invece chi vuole comprendere pienamente e gustare le parole di Cristo deve fare in modo che tutta la sua vita si modelli su Cristo…. Non sono le profonde dissertazioni che fanno santo e giusto l’uomo; ma è la vita virtuosa che lo rende caro a Dio. Preferisco sentire nel cuore  il pentimento che saperlo definire.

Cap. II : “I molti discorsi non appagano l’anima; invece una vita buona rinfresca la mente e una coscienza pura dà grande fiducia in Dio. Quanto più grande e più profonda è la tua scienza, tanto più severamente sarai giudicato, proprio partendo da essa; a meno che ancor più grande non sia stata la santità della tua vita

Cap. III “Colui che ascolta la parola eterna si libera dalle molteplici discussioni. Da quella sola parola discendono tutte le cose e tutte le cose proclamano quella sola parola; essa è “il principio” che continua a parlare agli uomini. Nessuno capisce, nessuno giudica rettamente senza quella parola. Soltanto chi sente tutte le cose come una cosa sola, e le porta verso l’unità e le vede tutte nell’unità, può avere tranquillità interiore e abitare in Dio nella pace. O Dio tu che sei la verità stessa, fa che io sia una cosa sola con te, in un amore senza fine. Spesso mi stanco di leggere molte cose, o di ascoltarle: quello che io voglio e desidero sta tutto in te. Tacciano tutti i maestri, tacciano tutte le creature, dinanzi a te: tu solo parlami” ! ...

“Non già che sia una colpa lo studio, e meno ancora la semplice conoscenza delle  cose – la quale è, in se stessa, un bene ed è voluta da Dio - ; ma è sempre cosa migliore una buona conoscenza di sé e una vita virtuosa… ci si preoccupa più della scienza che della santità della vita….Che se la gente mettesse tanta attenzione nell’estirpare i vizi e nel coltivare le virtù, quanta ne mette nel sollevare sottili questioni filosofiche non ci sarebbero tanti mali e tanti scandali tra la gente; e nei conventi non ci sarebbe tanta dissipazione. Per certo, quando sarà giunto il giorno del giudizio, non ci verrà chiesto se abbiamo saputo parlare bene, ma piuttosto se abbiamo saputo vivere devotamente.

Cap. IV “Quanto più uno sarà intimamente umile e soggetto a Dio, tanto più sarà saggio e pacato in ogni cosa.

 

dalla Sacra Scrittura

Rom. 11, 16 e ss.: "se la radice è santa, lo sono anche i rami... - ma - non ti gloriare poiché non sei tu a sostenere la radice, ma è la radice che sostiene te... non ti abbandonare all'orgoglio, ma temi...

 

Rom. 1, 19 e ss: "a quegli uomini che soffocarono la verità nell'ingiustizia ... - diciamo che - l'eterna potenza di Dio e la sua divinità, si rendono visibili all'intelligenza mediante le opere da lui fatte. e così essi sono inescusabili poichè, avendo conosciuto Dio, non lo glorificano come Dio nè gli rendono grazie, ma con ragionamenti divennero vuoti e la loro coscienza si ottenebrò

 

Gv. 8, 23 e ss.: "Voi siete dal basso, io sono dall'alto. voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. per questo vi ho detto: "moritete nei vostri peccati". Se infatti non crederete che Io sono, morirete nei vostri peccati. Gli chiesero allora: Chi sei tu? Gesù rispose loro: Anzitutto, ciò che vi continuo a dire. Molte cose ho da dire di voi e da giudicare, ma colui che mi ha mandato è verace ed io dico al mondo quelle cose che ho udito da lui. ... Quando innalzerete il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, queste cose dico. Colui che mi ha mandato è con me; non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre quello che gli piace.

 

Fil 3, 7: " Per il Cristo ho giudicato una perdita tutti questi miei vantaggi. Anzi li giudico tuttora una perdita a paragone della sublime conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il cui amore ho accettato di perderli tutti, valutandoli rifiuti, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, non con una mia giustizia che viene dalla legge, ma con quella che si ha dalla fede in Cristo, quella giustizia cioè che viene da Dio e si fonda sulla fede.

 

 

 



 
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