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Pregare Gesù con Maria
Dalla lettera apostolica del Papa Giovanni Paolo II, santo: (del 16 ottobre 2002) Rosarium Virginis Mariae
n. 1 – Il Rosario, pur caratterizzato dalla sua fisionomia mariana, è preghiera dal cuore cristologico. n. 2 – Con esso il popolo cristiano, si mette alla scuola di Maria, per lasciarsi introdurre alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo. n. 3 – Recitare il rosario, non è altro che contemplare con Maria il volto di Cristo. n. 10 – Alla contemplazione del volto di Cristo nessuno si è dedicato con altrettanta assiduità di Maria n. 11 – Maria ripropone continuamente ai credenti i misteri del suo Figlio.
n. 22 - Il Rosario sceglie alcuni momenti della vita di Gesù inducendo l’orante a fissarvi lo sguardo del cuore e a riviverli. n. 12 - Il Rosario, proprio a partire dalla esperienza di Maria, è una preghiera spiccatamente contemplativa. n. 13 – Il contemplare di Maria è innanzitutto un ricordare. Occorre tuttavia intendere questa parola nel senso biblico della memoria, che attualizza le opere compiute da Dio nella storia della salvezza… Questi eventi non sono soltanto un ieri, sono anche l’oggi della salvezza. n. 16 – Il Rosario è insieme meditazione e supplica. n. 17 – Il Rosario è anche un percorso di annuncio e di approfondimento. … e una significativa opportunità catechetica.
Rosario, metodo caratteristico, basato sulla ripetizione: n.18 - La ripetizione dell’Ave Maria costituisce l’ordito sul quale si sviluppa la contemplazione dei misteri: il Gesù che ogni Ave Maria richiama, è quello stesso che la successione dei misteri ci propone, di volta in volta, Figlio di Dio e della Vergine n. 33 – L’Ave Maria è l’elemento più corposo del Rosario – le sue parole – esprimono l’incanto di Dio stesso nel contemplare il suo capolavoro – l’incarnazione del Figlio nel grembo verginale di Maria … il ripetersi nel Rosario dell’Ave Maria, ci pone sull’onda dell’incanto di Dio: è giubilo, stupore, riconoscimento del più grande miracolo della storia.
Alcuni consigli pratici n. 26 – La meditazione dei misteri di Cristo è proposta nel Rosario con un metodo caratteristico, atto per sua natura a favorire la loro assimilazione. E’ il metodo basato sulla ripetizione… - per comprendere il Rosario, bisogna entrare nella dinamica psicologica che è propria dell’amore. n. 12 – per sua natura la recita del rosario esige un ritmo tranquillo e quasi un indugio pensoso. n. 29 – Enunciare il mistero, e magari avere l’opportunità di fissare contestualmente un’icona che lo raffiguri, è come aprire uno scenario su cui concentrare l’attenzione.
E ORA INIZIA A PREGARE: misteri Gaudiosi con i salmi
misteri della Luce con i salmi
misteri Dolorosi con i salmi
misteri Gloriosi con i salmi
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