TERZO GIORNO
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§- Profilo biografico – art. 2-
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Riguardo alle circostanze della vita e della morte di Maria, i libri del N.T. tacciono; mentre la letteratura apocrifa, dal II al VII secolo è ricca di dettagli biografici.
Dal Protovangelo di Giacomo, il più antico del genere, sappiamo che i genitori di Maria si chiamavano Gioacchino ed Anna e, nel Transito di Maria, si parla della morte e risurrezione di Lei avvenuta dopo la sepoltura. La primitiva catechesi degli Apostoli lascia in ombra la figura di Maria, mentre concentra la propria attenzione su quella di Gesù. S. Paolo accenna a Lei una sola volta, senza nominarla (Gal 4,4).
La più antica delle immagini è del II secolo e si conserva a Roma, nel cimitero-catacomba di Priscilla. La prima Basilica eretta in suo onore risale al IV secolo ed è nota sotto il titolo di S. Maria Antiqua nel Foro Romano. Le sue feste in Oriente si cominciano a celebrare dal V secolo in poi.
Il suo nome ricorre nei Simboli di tutte le liturgie, del resto, fin dal II secolo parlano di Maria: Ignazio, Ireneo, Giustino, Abercio di Gerapoli, Clemente Alessandrino, Tertulliano, Origene, Novaziano, Gregorio Taumaturgo, Metodio di Olimpo, Lattanzio ultimo dei Padri ricordati.
Non meno vivo è l’interesse della Gerarchia, impegnata ad interpretare il Mistero di Cristo e combattere le eresie che coinvolgevano la persona e l’opera di Maria. A perenne memoria del Concilio di Efeso, che ne aveva proclamato la divina maternità , a Roma papa Sisto III (432-440) fece rinnovare la Basilica già costruita sull’Esquilino da papa Liberio, dedicandola alla Madre di Dio.
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