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Maria, nome forse derivato dall’aramaico “signora”, o meglio “amata da Dio” dall’egiziano “myr”=amata, e dal suffisso “jam”=Dio, è una giovane donna di Nazaret in Galilea; sposa di Giuseppe, della stirpe di David; consacrata a Dio e decisa a restare vergine.
Prodigiosamente, senza concorso di uomo, concepisce Gesù, come le annunzia l’arcangelo Gabriele, che la proclama “la piena di grazia” (Lc 1,26).
Si reca a visitare la parente Elisabetta, moglie di Zaccaria, da sei mesi incinta di Giovanni Battista; e da lei è salutata come “Madre del suo Signore”. Scioglie allora il Magnificat, cantico sublime che esprime la gioia sua e della discendenza di Abramo. (Lc 1,39).
Tre mesi dopo, dalla Giudea torna a Nazaret; quindi in seguito all’editto di Augusto, che ordinava il censimento di tutto l’Impero Romano, con lo sposo, parte di nuovo per la Giudea; e a Betlemme dà alla luce Gesù, adorato dai pastori e poi anche dai Magi giunti dall’oriente (Mt 2, 1)
Otto giorni dopo, entrambi si recano a Gerusalemme per consacrare al Signore il Neonato. Nel Tempio incontrano Simeone, uomo giusto e pio che aspettava la redenzione d’Israele; il quale predice a Maria che una spada le trafiggerà l’anima, perché siano svelati i pensieri di molti (Lc 2,33).
Il re Erode, che cercava GesĂą per sopprimerlo, costringe la famiglia a fuggire in Egitto, ove resta fino alla morte del tiranno. Al ritorno, Giuseppe conduce il Bambino e sua Madre a Nazaret di Galilea (Mt 2,13)
Dalla Galilea, ogni anno Maria si recava a Gerusalemme; e Gesù aveva dodici anni quanto una volta Lei Lo smarrì e, dopo tre giorni di affannosa ricerca, lo rinvenne nel Tempio dove discuteva fra i dottori della legge ( Lc 2, 41 ss).
Trascorre lunghi anni nell’umile e tranquilla oscurità della vita domestica; e la ritroviamo a Cana di Galilea, invitata ad un banchetto di nozze, ove sollecita Gesù, ormai trentenne, a compiere il primo dei suoi miracoli: la trasformazione dell’acqua in vino (Gv 2,1-11).
Ovviamente, con altre donne e i discepoli, doveva seguirlo e ascoltarlo anche lei, confusa tra la folla (Gv 2,12; Lc 11, 27-28; Mt 12,46) finchè la ritroviamo sul Calvario, sotto la croce dove, muta e solenne, da Gesù agonizzante riceve Giovanni per figlio ed è affidata a Giovanni come Madre (Gv 19, 25-27).
La sua ultima comparsa è nel Cenacolo di Gerusalemme, raccolta in preghiera insieme con gli Apostoli quale MADRE del primo nucleo della Chiesa nascente (At. 1,14).
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