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    Anno Liturgico

E' l'ordinamento che la Chiesa fa del tempo, durante l'anno,  per celebrare i misteri del Signore. Non ricalca l'anno solare ma comincia con la prima domenica di Avvento, quattro settimane prima di Natale. Che per i cattolici è l' "inizio dell'Anno" in cui cambia il ciclo delle letture liturgiche.

    I Tempi liturgici sono:


     1) AVVENTO. Comprende le quattro settimane che precedono il 25 dicembre.  Durante questo tempo si guarda a Cristo " che viene " in vari sensi:
            a) Nella venuta storica, avvenuta duemila anni fa, si rivive la speranza di Israele.
            b) Nella sua venuta escatologica, quella che avverrà alla fine dei tempi, è riposta la nostra speranza attuale.


    2) NATALE ED EPIFANIA. Dal 24 dicembre fino alla domenica che segue la festa dell'Epifania, in cui se celebra il Battesimo del Signore al Giordano. Si celebra la presenza del Verbo incarnato e la sua manifestazione o Epifania. Nei riti occidentali si sottolinea il Natale; quelli orientali, invece, accentuano l'Epifania. In occasione della Festa dell'Epifania viene letto il : "Preconio pasquale", cioè l'annuncio delle date di tutte le festività dell'anno, date che scaturiscono dal conteggio della Pasqua.

     
    3)  QUARESIMA. Significa " quarantena ". Sono i quaranta giorni che precedono la Pasqua. Comincia il mercoledì delle ceneri. Il suo spirito è di preparare alla Pasqua favorendo  una rinascita spirituale. Particolare attenzione viene dedicata ai catecumeni che verranno battezzati nella veglia pasquale.

     
    4) TEMPO DI PASQUA. Va dalla domenica di Pasqua alla  Pentecoste, che ne è il culmine, cinquanta giorni dopo,. Cinquanta è un numero simbolico che indica pienezza. Questi cinquanta giorni sono " come una grande domenica " nella quale si celebra nella gioia la risurrezione di Cristo.

        *      Il nucleo dell'anno liturgico è costituito dal triduo pasquale, che comincia con la celebrazione vespertina del giovedì santo, continua con la celebrazione della morte del Signore (venerdì santo) e ha il suo culmine nella veglia pasquale. In questa veglia si celebra il passaggio dalla morte alla vita nuova del risorto. Se la Pasqua è la celebrazione più importante della Chiesa è perché in essa la vittoria di Cristo è definitiva ed apre una nuova e perenne dimensione dell'esistenza alla quale chiama anche noi.

     
    5)  TEMPO ORDINARIO. E' il tempo durante l’anno, Comprende le 33 o 34 settimane non incluse nei tempi già menzionati detti anche " tempi forti ". Questo tempo è diviso in due parti: alcune settimane (tra le cinque e le nove) collocate tra l'Epifania e la Quaresima, e il lungo tempo che va dalla Pentecoste all'Avvento. In esso si celebra il mistero pasquale del Signore senza una specificazione particolare.

     
                                        
     

E importante tener presente che, nonostante il ricordo dei diversi momenti storici della vita del Signore lungo l'anno, quello che la Chiesa celebra è sempre il mistero pasquale. Chi si rende presente nella celebrazione eucaristica è sempre il Cristo glorioso, che ora esiste senza i limiti di spazio e di tempo ai quali fu sottoposto durante la sua vita " storica ". La Presenza Reale, oggi, di Gesù è l'Eucaristia, conservata nel Tabernacolo per l' adorazione dei fedeli

     
    6) LE SOLENNITA'  della Santissima Vergine Maria e, LE MEMORIE dei Santi,  la Chiesa li celebra  nel corso dell’anno liturgico, durante il tempo ordinario. La ragion d'essere di queste memorie o celebrazioni sta nel loro essere incorporate al mistero pasquale: si celebra innanzi tutto ciò che Dio ha fatto in loro e, al tempo stesso, ci vengono proposti come modelli nella sequela di Gesù.

    (Da bibbia clerus-dizionari, con nostre adattazioni)

        

  Vedi anche Calendario liturgico (Catechesi/angolo fanciullino)

 



 
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