Poesia della Creazione
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Come al solito, ci possono essere tanti modi per raccontare un fatto.  Qui si è scelto il linguaggio poetico dei Salmi per raccontare la storia della creazione. Sembra il più adatto a manifestare la meraviglia dell'esserci di ogni cosa.  Il discorso scientifico ci può far conoscere a cosa serve e di cosa è fatta una cosa, noi abbiamo invece voglia semplicemente di contemplare, di ammirare la bellezza della creazione, e lasciarci elevare a Dio da essa, gustare la bontà della sua Opera. Imitare il gesto stesso di Dio che alla fine della sua opera creatrice si fermò a guardarla e gli piacque. La Genesi, il primo Libro della Bibbia, ci dice che: "Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona". E' bello raccontare questa storia  ai bambini, in questo modo,  ed è  bello raccontarla così anche ai grandi.

 


 

Dal Salmo 104

 

 

E’ Bello dar lode all’Altissimo, che ha fatto  per noi  meraviglie:

 

Benedici il Signore, anima mia,

Signore, mio Dio, quanto sei grande!

Rivestito di maestà e di splendore,

avvolto di luce come di un manto.

 


 

  … a Dio Creatore
 

Tu stendi il cielo come una tenda,                   

costruisci sulle acque la tua dimora,

fai delle nubi il tuo carro,

cammini sulle ali del vento;

fai dei venti i tuoi messaggeri,

 

 
  
delle fiamme guizzanti i tuoi ministri.                 
  
 

Hai fondato la terra sulle sue basi                    

mai potrà  vacillare.

 
 
 

L’oceano l’avvolgeva come un manto,             

le acque coprivano le montagne.

alla tua minaccia sono fuggite

al fragore del tuo tuono hanno tremato.
 
  
 

Emergono i monti, scendono le valli al luogo che hai loro assegnato.                       

 
  
 

Hai posto un limite alle acque: non lo passeranno, non torneranno a coprire la terra.

 
  

Fai scaturire le sorgenti nelle valli

e scorrono tra i monti;                             

 
  
 

Ne bevono tutte le bestie selvatiche

e  i cerbiatti estinguono la loro sete.                  

 
 
 Al di sopra dimorano gli uccelli del cielo,          
  
 

 

cantano tra le fronde.                                          

 
  
 

Dalle tue alte dimore irrighi i monti,

con il frutto delle tue opere sazi la terra.
 
  
Fai crescere il fieno per gli armenti                 
  

e l’erba al servizio dell’uomo   

perché tragga alimento dalla terra:    

 
 
il vino che allieta il cuore dell’uomo;                   
  
l’olio che fa brillare il suo volto                          
  
e il pane che sostiene il suo vigore                   
  
 

Si saziano gli alberi del Signore,

i cedri del Libano da lui piantati                        

 
  
 

Là gli uccelli fanno il loro nido,

e la cicogna sui cipressi ha la sua casa                      

 

 

Per i camosci sono le alte montagne                           

Le rocce sono loro rifugio.

 
  

Per segnare le stagioni

hai fatto la luna                     

 
  

E il sole che conosce il suo tramonto.

Stendi le tenebre e viene

la notte.                                 

 
  
  
  
 

 

E vagano tutte le bestie della foresta;                

 
  
 

ruggiscono i leoncelli in cerca di preda

e chiedono a Dio il loro cibo.

Sorge il sole, si ritirano

e si accovacciano nelle loro tane.

 
  

 


Allora l’uomo  esce al suo lavoro,  per la sua fatica fino a sera                           
  
  
  
 

Quanto sono grandi, Signore, le tue opere!

Tutto hai fatto con saggezza,

la terra è piena delle tue creature.

 
  
 

Ecco il mare spazioso e vasto:

là guizzano senza numero

animali piccoli e grandi                                     

 
  
 

Lo solcano le navi                                                       

 
  
 

E i venti che hai plasmato

perché in esso si divertano.                                
 
 
 

Tutti da te aspettano

che tu dia loro il cibo

al tempo opportuno.

Tu lo provvedi,

ed essi lo raccolgono,

tu apri la tua mano,

ed essi si saziano di beni.

Se nascondi il tuo volto, invece,

essi vengono meno,

se togli loro il respiro, essi muoiono

e ritornano nella loro polvere.

 
  
 

Mandi il tuo spirito, e sono creati,                    
e rinnovi la faccia della terra.

 
  
 

La gloria del Signore sia per sempre;

gioisca il Signore delle sue opere.

Egli guarda la terra e la fa sussultare,

tocca i monti ed essi fumano.                            

 
  

Voglio cantare al Signore finchè ho vita,

cantare al mio Dio finchè esisto.

A lui sia gradito il mio canto;

la mia gioia è nel Signore.

Scompaiano i peccatori dalla terra

e più non esistano gli empi.

Benedici il Signore, anima mia.

 
  

 

 

 

 

 
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