“Nessuno è in grado di prevedere con infallibile certezza il futuro, tuttavia la posta in gioco è elevatissima, si tratta di una sorta di esperimento d’ingegneria sociale, in cui gli esseri umani rappresentano delle cavie da laboratorio.
La quarta rivoluzione industriale è un progetto di biopolitica già ben definito prima della crisi legata al Covid-19. Nessuno nega l’esistenza del nuovo virus e la sua letalità, seppure bassa e circoscritta quasi esclusivamente a una determinata fascia di età e individui pluripatologici, ma le misure adottate dai governi forniscono il carburante necessario per accendere la miccia del Grande Reset. Non vogliamo neanche contraddire, non avendo le prove controfattuali, la buona fede di agire per un fine superiore di benessere collettivo da parte dei suoi fautori, nonostante risponda inevitabilmente a una visione soggettiva, che non può assurgere a verità assoluta e universale cui l’umanità intera deve conformarsi. Ciò che ci lascia perplessi è come l’individuo comune potrà accettare un simile stravolgimento, che penetra fin nella sua anima, nell’essenza della natura umana, e devia la direzione di secoli, millenni di civilizzazione. Passata questa emergenza epidemica – che ci auspichiamo non diventi la nuova condizione di vita, visto che da più parti si annuncia l’avvento di nuove pandemie – la natura umana spingerà inevitabilmente per tornare alla normalità liberando la sua forza verso la vita, oggi sospesa in una bolla di paura, che se compressa troppo a lungo potrà esplodere con effetti imprevedibili.
Come può una ristretta cerchia di individui, corrispondenti agli stakeholder di maggior peso e ai filantropi miliardari che hanno costruito il loro successo grazie alle ricchezze accumulate, farsi interprete delle esigenze dell’umanità intera e decidere per il suo futuro, riscrivendo una nuova etica?” – fine citazione
Io dico che è bene avere presenti anche i seguenti fatti. Le apparizioni mariane s.t. di Medjugorje (ma anche altre minori) ci parlano di un tempo di guerra, di un prossimo futuro- Quasi a giustificare il titolo della Vergine di: Regina della Pace (Medjugorje)! – si parla anche di “tre giorni di buio” che sono stati profetizzati già fin dal 1700 (per l’Italia dalla venerabile Anna Maria Taigi terziaria trinitaria). Sembrerebbe che questi giorni di buio inizieranno durante una “notte di guerra”. Inoltre ci sono i famosi 10 segreti di Medjugorje che devono realizzarsi. Oggi essi si configurano sempre più come risposta del cielo alle decisioni nefaste dell’umanità, ormai in corso nella distruzione dell’essere umano e del creato così come conosciuto fino ad oggi.
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Tenere presente la : Nuova terminologia
stakeholder
termine molto utilizzato in economia, oggi. Si intende un soggetto o un insieme di soggetti, che sia “portatore di interessi”. Il principio di questo nuovo capitalismo sarebbe quello di “creare valore tramite un processo di riallocazione verso i portatori di interessi da parte dei benefici economici dell’azienda questo consentirebbe allo stesso tempo di mantenere alto il livello di competitività, ottimizzare la catena del valore esterno all’azienda, garantire le esigenze dei lavoratori e adeguare l’impresa alle politiche pubbliche”. Nel 2019 questo sistema è stato firmato e viene adottato dal comitato degli amministratori delle società più potenti d’America. Sebbene in questo capitalismo ci sia posto soltanto per le grandi società che realizzano i piani della Organizzazione mondiale fatta e voluta da pochi. Le piccole imprese i lavori artigianali e altri tipi di lavori scompariranno, con la conseguenza di una grande disoccupazione mondiale. “Con il declino della forza lavoro globale”
gig workers
l’economia dei lavoretti, tipo i riders, che consegnano prodotti a domicilio. Che lavorano a cottimo quando c’è richiesta. Questo lavoro a chiamata, offerta proveniente dalle piattaforme digitali grandi, riguarderà anche altri tipi di lavoro: grafica, sviluppo del web, data entry ecc. se una volta venivano considerati lavori per arrotondare, oggi rappresentano sempre più una fonte di sostentamento primaria per molti lavoratori, messi in concorrenza perpetua tra loro, valutati in base ai feedback degli utenti e al rating conquistato. La gig economi diffonde un approccio al lavoro e uno stile di vita conformi e funzionali allo spirito della nuova rivoluzione industriale. Ma favorisce un processo di precarizzazione e atomizzazione del lavoro. Ovviamente si profila come una nuova modalità di sfruttamento del lavoratore che deve essere sempre connesso, flessibile nel lavoro oltre ogni modo, in servizio permanente. Il datore di lavoro è la “piattaforma digitale” la cui proprietà è nelle mani di padroni invisibili che trae profitto da migliaia, milioni di individui che gravitano intorno a un algoritmo con l’illusione di essere indipendenti.
Le piccole imprese
Le aziende di piccole dimensioni sono un nemico per l’economia neoliberista (che è la base del grande reset). “L’Italia è il paese che fino ad oggi aveva resistito al processo di omologazione industriale, che vede le grandi catene e le multinazionali protagoniste indiscusse del mercato, conservando il tessuto di piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare. Esse rappresentano il 92% delle imprese e impiegano l’82% dei lavoratori. Un universo variegato dove troviamo eccellenze nazionali frutto di tradizione ed esperienza tramandate da generazioni e invidiate in tutto il mondo. Ecco queste realtà ora sono tacciate di “nanismo” e vengono considerate il principale ostacolo a un aumento della produttività e dell’innovazione nella nostra economia. Lo stesso presidente di Confindustria (oggi il Sig. Vincenzo Boccia) dice che “piccolo non è bello”. Ogni piccola impresa dovrà tendere a diventare grande impresa. Commercianti e liberi professionisti hanno riportato gravi perdite dal Covid-19 e relativo lockdown. Ma i colossi del web sono i grandi vincitori di questa crisi. Hanno accumulato cifre inimmaginabili. (es Amazon – AliBaba cinese – Microsoft – Teams app. di videogiochi – Elon Musk , e anche FCA Fiat Chrysler capitanata da Elkann che guida la Gedi gruppo editoriale che ha unito: La Stampa, Repubblica e Il Secolo XIX…)
Resilienza
Invito a essere flessibili e proattivi sempre entusiasti di fronte ai cambiamenti che destabilizzano le nostre vite e sradicano le nostre tradizioni. La parola deriva dal latino resalio cioè risalire o saltare. In psicologia un individuo è resiliente quando è capace di adottare un comportamento versatile rispetto a ciò che accade superando eventi traumatici con una propensione positiva (pensare positivo anche se il mondo ti cade addosso!)
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Brani diversi
“Il mondo andava riconfigurato… stiamo riportando in equilibrio un grande sistema” (premio Nobel per l’economia Michael Spence 2018)
Anche Schwab è conscio che la perdita di posti di lavoro rappresenterà la più grande preoccupazione sociale associata alla quarta rivoluzione industriale:
Schwab ingegnere ed economista tedesco e l’ideatore del manifesto di Davos che sta preparando l’incontro per il 2021. Egli dice che è arrivato il momento di un grande reset del capitalismo.
Il Grande reset sarà lo slogan della nuova normalità. In informatica il reset consiste nell’azzerare le operazioni svolte da un elaboratore per farlo ricominciare a funzionare da zero. Ora secondo i piani dei protagonisti del Forum di Davos non si tratta di un riavviare il sistema socio-economico globale, di una ripresa dal punto in cui siamo stati bloccati dall’avvento della pandemia, ma di resettare il sistema partendo da zero. Gli autori di questo grande reset mettono in chiaro che la crisi provocata dalla pandemia non ha paragoni così come non avrà paragoni la portata dei cambiamenti che ingenererà nella storia moderna. A emergere sarà una realtà totalmente nuova, dove nulla tornerà come prima. Il mondo che abbiamo conosciuto prima del 2020 non esiste più si è dissolto con la pandemia. Le conseguenze saranno talmente radicali che alcuni esperti fanno riferimento a un inedito sistema di datazione, dove lo spartiacque della nuova era è rappresentato dall’avvento della pandemia: BC (before coronavirus) e AC (after coronavirus) con una singolare corrispondenza letterale alla classificazione cristiana. (!!!)., come a segnare il definitivo passaggio da una visione religiosa a una biologica della storia dell’umanità …. ad affermarsi sarà una realtà inimmaginabile per gran parte della popolazione mondiale, ma di fatto consisterà in un reset dell’attuale capitalismo, che era stato già ideato e pianificato: la crisi sanitaria ha offerto quel necessario imput senza il quale non sarebbe stato possibile realizzarlo in modo sostanziale in termini rapidi. Viene confermata la teoria che è alla base di tutto questo quella dello shock pandemico, per raggiungere e velocemente i propri obiettivi.
In questo contesto del grande reset le aziende giganti saranno le uniche a rimanere sul mercato, non avranno scopi etici o sociali ma semplicemente si muoveranno in accordo con ordini sovranazionali (al solito di gruppi occulti mondiali che stanno dietro tutto), aderendo alla visione neoecologista, basata sulla digitalizzazione e sulle nuove tecnologie. Questo consentirà ai colossi del mercato di agire indisturbati come unici attori, mantenendo inalterato e anzi aumentando i loro profitti, e allo stesso tempo di tutelarsi da possibili movimenti di protesta, indossando l’aura sacrale dei benefattori dell’umanità. Da padroni del mondo e della ricchezza globale (anche più dei singoli governi e stati) plasmano l’universo secondo la loro visione, forti di una presunta superiorità morale e intellettuale riconosciuta loro per le enormi ricchezze accumulate. Passando da squali a filantropi!
Mi sembra questo sia il solito riferimento del mondo protestante- il più intelligente è il più fortunato, e per questo benedetto da Dio, questo è il loro concetto di destino. Molto diverso , dunque, da quello cattolico!
Sono i Lockdown a portare la grande trasformazione, dice il FMI (fondo monetario internazionale). Perché la serrata delle economie ha portato alle magnifiche opportunità della trasformazione digitale. (Kristalina Georgieva presidente FMI).
I nuovi mercati riguarderanno: le intelligenze artificiali (robot) che sostituiranno la forza lavoro umana questa sarà la tecnologia della quarta rivoluzione industriale. Poi c’è il grande mercato che riguarda la Cura (medico) ricerche su antivirali ad ampio spettro compreso le nuove tecnologie sui DNA. Creazione di un nuovo tipo di assistenza medica. La genomica costituirà un mercato enorme già dal 2024. Altro settore cruciale del mercato è considerato il “Big data” la frontiera del nuovo petrolio. (che porta con sé il controllo delle popolazioni, come in Cina)
La nuova vita sociale sarà basata sul capitalismo della sorveglianza con una enorme espropriazione dei diritti umani fondamentali: la sovversione della sovranità del popolo che deriva dall’uso strumentale della democrazia. (la quale di fatto scompare per nuove forme di dittatura). La Cina è il paese che più di tutti (essendo appunto dittatura) ha sviluppato sistemi di sorveglianza di massa, imposta dal regime. Per cui la sua tecnologia basata sui big data è già molto avanzata. (ed esistono i campi di concentramento per i “dissidenti”, cioè coloro che non pensano come il partito, tali campi sono i “laogai” cinesi, terribili!).
Secondo l’economista italiana Mariana Mazzucato che vive e lavora in USA, il mondo attuale può essere rappresentato da: fabbriche inquinanti, virus, plastiche e degrado, in contrapposizione alla visione del futuro sociale, rappresentata da: siringhe, vaccini, pannelli solari e biciclette. (dal 2023). I nuovi dogmi del futuro (già iniziato) sembrano essere dunque: digitalizzazione e ambientalismo.
Però mi duole pensare che per realizzare tutti questi progetti è dovuta morire tanta gente!
Riflessioni finali del libro
Come salvarsi dalla deriva biotecnocratica ?
L’uomo si sente inadeguato difronte alle macchine e d’altra parte le macchine sono prive di coscienza. Un americano un certo Harari dice: “Per ogni dollaro e minuto che investiamo per migliorare l’intelligenza artificiale, sarebbe saggio investire un dollaro e un minuto per migliorare la coscienza umana”. Nessuno più si interessa, infatti, della coscienza umana grande distintivo dell’essere umano che l’intelligenza artificiale non potrà mai avere. La prassi invalsa della identificazione conformistica ai modelli sociali dominanti, ha provocato un processo di de-soggetivizzazione dell’individuo. L’adesione acritica a ciò che sembra essere la normalità rappresenta una fuga dell’individuo dal suo mondo interiore, dal dovere di compiere un viaggio interiore dentro se stesso, preferendo atrofizzare la attività del pensiero a questo riguardo, indotto a ciò dai “media”. Con tutte queste “tecnologie” è come se l’uomo moderno si sforzasse in tutti i modi di conformarsi all’ordine narrativo prevalente per sentirsi adeguato.
Così conclude la Bifarini: “Solo attraverso la consapevolezza della nostra soggettività e il contatto con il nostro io più profondo possiamo sfuggire all’ortopedizzazione omologante e alla deriva transumanista (di cui ha parlato molto il filosofo francese Hadjaj) di una società che rincorre il modello robotico"
La redattrice del sito
18.3.2021
su questi argomenti consiglio di visitare il sito , nei Link, di Elisabetta Frezza
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