n. 913
Articolo
p. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista
783. Amore gratuito
Gesù ha pagato per i nostri peccati! Questa certezza dà ad ogni fedele le condizioni per vivere nella propria vita la Risurrezione di Gesù. Gesù dona la Vita. L’Incarnazione di Gesù è l’espressione più completa della volontà del Padre che desidera donarci la partecipazione alla sua Vita che è comunione. Partecipiamo di quello che Dio è, e che vuole per tutti: una Vita Piena. L’amore di Dio è la realtà che attraversa la vita e i gesti di Gesù. Il gesto di Dio Padre, che ha inviato suo Figlio al mondo, non avviene per i nostri meriti, come se fosse un obbligo da parte di Dio. L’amore di Dio è gratuito, prima ancora di meritarcelo, come scrive San Giovanni: “In questo consiste l’amore: non noi abbiamo amato Dio, ma Egli ha amato noi ed ha inviato il Figlio suo come espiazione per i nostri peccati” (1 Gv. 4, 10). Egli ha pagato per i nostri peccati. La missione redentrice non finisce nel documento di condanna contro di noi, annullato dalla sua morte in croce, come scrive San Paolo: “annullando le nostre obbligazioni dalle clausole a noi sfavorevoli, le ha soppresse inchiodandole alla croce” (Col 2,14). La missione sta nell’amore che conduce Gesù a questo gesto. Non si tratta di un calcolo, ma dell’apertura di una vita che ha inizio nella Risurrezione. Se la morte è stata l’estremo amore, la Risurrezione è la consacrazione dell’amore come Vita nuova. E’ il punto di partenza. La morte nella Croce è opera degli uomini che rifiutarono il Figlio, come Egli spiega nella parabola dei vignaioli omicidi (Mt 21, 33-45). La Risurrezione è opera dell’amore del Padre. E’ per questo amore che il Figlio si tuffa nella morte. Nella Risurezione riceve dal Padre la Vita che è la continuazione dell’amore eterno. Nella Risurrezione nasce il mondo nuovo che riceve senso nella sua unione al Figlio.
784. Risurrezione è la vita per noi.
A partire dalla Risurrezione del Figlio di Dio, la nostra vita, come la vita di tutto l’Universo, riceve una nuova maniera di essere. Tutta la materia risuscita con Lui, perché è unita a Gesù. Nella misura in cui ciascuno assume questa realtà, il suo modo di vivere passa ad essere nuovo, perché possiede la novità in se. La nostra risurrezione con Cristo avviene nel Battesimo. In questo sacramento decidiamo di vivere da risorti. Scrive Paolo: “Se siete risorti col Cristo, cercate le cose di lassù dove è il Cristo, assiso alla destra di Dio” (Col 3,1). C’è un nuovo punto di partenza e un nuovo modo di vivere. Il punto di partenza è la risurrezione, da dove viene la Vita. Il nuovo modo di vivere è assumere il modo che Gesù ha scelto per se: “Chi dice di dimorare in Lui deve comportarsi come Egli si è comportato” (1 Gv. 2,6). Pietro predica che: “Egli passò fra di noi facendo del bene” (At 10,38). Noi abbiamo il comandamento dell’amore, le beatitudini e, in sintesi, tutto il Vangelo. Gesù dice: “Se qualcuno mi ama, osserverà la mia parola” (Gv 14,23).
785. Dare la vita come risorti
Decidersi per il Cristo è vita per il mondo. La nostra fede nella Risurrezione non è individuale o intimista, ma segue il modo stesso di Gesù: “Io vi dico ciò che ho visto presso il Padre” (Gv. 8,38). Quello che abbiamo visto, appreso e ricevuto dal Cristo che è Vita e Parola, lo mettiamo in pratica affinchè altri e il mondo possano partecipare dell’energia della Sua Risurrezione. Tutti possono “conoscere e sperimentare la forza della sua Risurrezione” (Fil. 3,10). E’ nella sua forza che possiamo esercitare l’influenza trasformatrice nel mondo e nel cuore delle persone per dare la vita e la risurrezione.