n. 907
Articolo
p. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista
774. Tutto comincia qui
La tematica della Risurrezione è una sfida spirituale per ogni cristiano. Per chi crede in Gesù, questo avvenimento è il nucleo della fede: “Se Cristo non fosse risorto è vana la nostra fede” (1 Cor 15,14), scrive San Paolo . Una fede che non si fonda sulla Risurrezione non ha ragione di essere. Noi viviamo alla superficie ed è per questo che non abbiamo spesso consistenza spirituale. Siamo pii e potremmo arrivare a fare miracoli, ma manca l’impulso fondamentale che giustifica la nostra vita. In verità nelle chiese cristiane si è perso questo impulso fondamentale, e questo può pregiudicare il modo di vivere la fede. Ma non ha certo distrutto la forza della Risurrezione, perché Gesù è più grande della nostra debolezza. Ciò che si è verificato è che, nella difficoltà di presentare la verità della Risurrezione, si è optato nella pietà popolare sul culto ai santi e sulle devozioni agli avvenimenti umani di Gesù o nella ricerca del miracolo, nel tentativo di costruire una vita senza problemi e dolori. La verità fondamentale della Risurrezione deve rimanere come base di tutta la vita cristiana. Senza questo, corriamo il rischio di abbandonare la fonte della vita per cercare cisterne screpolate che non mantengono l’acqua. La Chiesa nasce dalla Risurrezione di Gesù dai morti. C’è una comunione tra la Chiesa e Cristo Risorto. Quando diciamo Chiesa, diciamo tutti noi. La vittoria di Gesù sulla morte dà a tutto l’universo la vita che il peccato gli ha tolto. A partire da quel momento la vita dei discepoli ha iniziato un nuovo corso. Essi hanno visto il Signore glorioso. Essi ci trasmettono questa realtà e noi vi crediamo.
775. Vita da Risorti
La vita del popolo di Dio si fonda sulla Risurrezione. Qualsiasi attività spirituale ha senso nella misura di essere unita a questo momento di Gesù. Per questo, nel Battesimo, partecipiamo della Morte e Risurrezione di Gesù. Attraverso la parola, i simboli e i riti, realizziamo esternamente la verità che si verifica internamente. L’Eucaristia ci rende presente lo stesso avvenimento e noi vi partecipiamo ricevendo la stessa vita di Cristo nella sua Morte e Risurrezione. In ogni celebrazione liturgica entriamo in comunione con questo mistero di Cristo attraverso la Parola e il Simbolo. Per esempio: una è la realtà che realizziamo nel sacramento del matrimonio, altra quella che realizziamo nell’ordinazione sacerdotale, altra quella di una benedizione sia di un vivo che di un defunto. Ma è sempre la stessa comunione che realizziamo.
776. Risorti con Cristo
La Pasqua di Cristo, con la liturgia, penetra tutta la vita cristiana in tutte le sue manifestazioni. Nel Battesimo viviamo la vita dall’alto, dove sta Cristo alla destra di Dio, come leggiamo a Pasqua (col 3,1). La vita dall’alto non ci toglie dalla terra, ma eleva ciò che è della terra. Ogni atto di amore è un momento di risurrezione. Essa ci toglie dal male e da ogni momento di morte causato del male. Le nostre attività si trasformano in momenti di Risurrezione. Vivendo in Cristo, i nostri atti ci conducono a Dio e sono santificatori, sia del lavoro, sia del tempo libero, sia della battaglia per la vita, sia dei piaceri che Dio ha messo nella nostra carne. La santificazione delle realtà terrestri non vengono dalla quantità di acqua benedetta che riceviamo, ma dalla capacità della vita d’amore con la quale le viviamo. Risorti con Cristo, facciamo risorgere con Lui anche il mondo che ci circonda. Questa è la missione per il fedele. Nella domenica di Risurrezione, Gesù dona lo Spirito Santo per la riconciliazione: “La pace sia con voi… A chi rimetterete i peccati saranno rimessi” (Gv 20, 21).