nº 1249Articolo Pe. Luiz Carlos de Oliveira Redentorista
Cristo vive nei suoi giovani
1291 Giovani nella Chiesa
In questo mese di luglio siamo con
gli occhi rivolti verso il grande incontro dei giovani a Rio de Janeiro. L’allegria
di avere la presenza di Papa Francesco porta a questo incontro un tocco tutto
speciale. La gioventù è depressa. Ogni età ha le sue difficoltà . Essere adulto prima del tempo, essere giovane
quando l’età è passata, non aiuta a niente. L’importante è essere quello che si
è nella propria età . Sentiamo che i giovani lasciano la Chiesa. D’altro lato,
però, vediamo anche tanti giovani alle celebrazioni. Una comunità sarà buona se
darà spazio ai giovani. Se facciamo una chiesa solo per anziani, resteremo soli
e poi moriremo. E neppure solo per giovani. Accogliere i giovani come tali, gli
adulti come tali, i fanciulli come tali. Il modello è la famiglia che combina
tra loro tre o quattro generazioni. Le differenze fanno la ricchezza della
comunità . La scelta dei giovani non è un folclore pastorale. Una età dà all’altra
il suo dono e la sua sapienza. Tra gli
apostoli di Gesù c’era Giovanni che fu testimone di tutti i fatti. Sempre presente
accanto a Gesù nei momenti fondamentali come i miracoli, la trasfigurazione, l’agonia
nell’Orto degli ulivi, nelle sofferenze della Passione e Morte e ,dopo, della
Risurrezione. Tre appostoli sono sempre uniti: Pietro, Giacomo e Giovanni come
testimoni qualificati. Ricordiamo che i giovani si avvicinavano a Gesù con
naturalezza, come il giovane ricco. L’Antico Testamento riporta un fatto interessante. Quando fu
eretto l’altare per il sacrificio dell’alleanza al Sinai, furono i giovani che
immolarono i sacrifici (Es 24, 05). Non c’era ancora il sacerdozio
istituito che comincia con Aronne.
Ricordiamo i giovani che assumono delle
grandi missioni nell’Antico Testamento: Giosuè, Samuele, David, Geremia ...
tutto questo senza parlare di Maria e Giuseppe.
1292. Giovani che scelgono Gesù
Una cosa è certa: se la scelta per
Gesù non è fatta in gioventù, difficilmente la si farà da adulti. Vediamo l’esempio
di san Francesco, san Bernardo, B. Anchieta. Ricordiamoci che Maria e Giuseppe
erano giovani. Le vocazioni sorgono sempre nell’adolescenza e si definiscono in
gioventù. Se alle volte conduciamo una vita spirituale non ben definita è perchè non abbiamo fatto una scelta ben definita per
Cristo, egli forse non ha incantato la nostra vita. Per questo, tutto l’impegno di far partecipare i giovani alla Chiesa, non
è per l’età , ma per il suo valore evangelico che poi rinnoverà la Chiesa. Non sono gli anni che la rinnovano, ma la disposizione per Cristo. Gli apostoli,
quando iniziarono il loro cammino con Gesù, non erano dei signori barbuti. Giovanni
era molto giovane, incantato di Gesù e sempre al suo fianco. La sua
lettera mostra l’esperienza che fece: “Ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi
abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le
nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita†(1 Gv 1, 1-3). E’ stato
dunque un contatto personale. Giovanni ebbe una vita lunga, ma ha mantenuto sempre il suo incanto per Gesù.
1293. il modello è sempre Gesù
Gesù, a 12 anni (il momento della
maggiore età tra gli ebrei), accolse con piacere lo stare nella casa del Padre
(Lc 2,41 ss). Come giovane “Egli cresceva in sapienza, età e grazia, davanti a
Dio e agli uomini†(52). Nel suo cammino tra la gente era sempre circondato da
giovani. Tra essi ricordiamo il giovane ricco, il giovane della vedova di Naim
... Nella lettera di San Giovanni, strappiamo
un complimento per i giovani: “ Scrivo a voi giovani perchè avete
vinto il maligno ... scrivo a voi
giovani perchè siete forti, e la parola di Dio dimora in voi†(1 Gv 13-14). Abbiamo
una missione: aprire ai giovani il Vangelo vivo e mostrare un Gesù vivo che è
stato giovane come loro. Il giovane che accoglie Gesù nella sua vita fà la
differenza. Non aspettare di accogliere
Gesù nell’età matura, perchè sarete già impegnati.
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