La Parola di Dio sia al centro_VD




nº 1195
Articolo

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista


La Parola di Dio sia al centro

1214. Conoscere la verità della Parola

Con grande gioia la Chiesa riconosce la crescita che c’è stata nell’amore e uso delle Sacre Scritture. In passato, molte volte, la Parola di Dio era un argomento al massimo per dimostrare delle idee. Essa veniva citata da autori rispettabili e competenti. Il Concilio Vaticano II comandò che si approfondissero gli studi sulla Parola di Dio. Così essa è diventata sempre più l’anima di ogni studio della Verità.  Gli studio sulla fede che non hanno fondamento nella Scrittura, perdono il senso e possono passare per ideologia. Fondarsi sulla Parola non è fare della Parola un semplice appoggio per le nostre idee. Pregare un testo e chiedere che esso provi ciò che pensiamo, può essere un rischio. La Scritura  Ã¨ fondamento, quando è vita e quando con essa coinvolgiamo il nostro cuore  e la prendiamo come guida. Essa va presa come un tutto e non solo come delle frasi isolate, per questo il Concilio insegna, nella Dei Verbum (24): “Sia lo studio delle Sacre Pagine come l’anima della Sacra Teologiaâ€. Lo studio della Scrittura è molto esigente e valido. Ad esso contribuiscono uomini di fede sia cattolica, che di altre Chiese, esperti nelle molte scienze che fanno delle Scritture il Pane del Cielo e della mensa, vivendo della Parola di Dio. Questo è uno stimolo grande affinchè anche noi, meno preparati, ci dedichiamo a questo studio. Non basta aprire la Bibbia. È necessario anche aprire il cuore e la mente. È un invito insistente ai predicatori affinchè si formino nelle Sacre Lettere e di esse alimentino il popolo. Se vengono spiegate bene, il popolo le capisce e le conserva nel cuore. Già si è fatto un passo quando è stato permesso l’uso delle lingue correnti.  Chi partecipa sempre alle celebrazioni legge il 90% delle Scritture. Essa diventa il centro della vita e della riflessione sulla Verità.

 

1215. Insegna la Parola

Paolo insiste con il suo giovane collaboratore Timoteo, che la mettesse al centro della sua formazione delle comunità: “Insegna la Parola, insisti a tempo opportuno e non opportuno†(2 Tm 4,2). È missione della Chiesa insegnare la Parola. Per Chiesa intendiamo tutti coloro che possono apprendere qualcosa in più ancora. Dobbiamo evitare ogni tipo di fondamentalismo. Vediamo quanto ha fatto male alle persone questa piaga del fondamentalismo. Proprio Gesù insegnò a leggere le Scritture quando rimproverava i suoi oppositori che le prendevano alla lettera e si dimenticavano del loro senso. Sbagliano coloro che aprono la Bibbia a caso per cercare la verità  su una persona o una situazione. La Parola ha sempre un senso profondo, ma non possiamo peccare, tentando Dio, forzando che dica o vorremmo che dicesse ciò che vogliamo noi. Quante volte si sente la gente dire che i preti non spiegano il vangelo! É necessario um impegno più grande per insegnare la Parola, come Paolo insiste: in ogni tempo.

 

1216. Il Verbo si è fatto carne

L’Incarnazione di Gesù è stato un fatto storico. Per questo anche la Bibbia esige metodi appropriati. Possiamo imparare da quelli che la studiamo. Ogni epoca ha dato il suo contributo. Non possiamo fissarci sul passato, ma imparare da tutte le epoche e dalle diverse scienze. In TV appaiono certe affermazioni senza fondamento e che molti accettano senza criticare. Per questo è  necessario lo studio. Ma anche non basta solo la interpretazione spirituale, senza il lavoro scientifico. Gesù è vissuto in un tempo, come la Scrittura è stata scritta in tempi diversi. Non cambiamo la Parola, ma la rendiamo attuale con il valore umano e divino. Gli esperti ci aiutano, ma anche la bellezza dello Spirito che ci introduce alla sua comprensione.





 
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