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Rompere l'alleanza con la Parola di Dio_ VD


DV

n. 1189
Articolo

Pe. Luiz Carlos De Oliveira

Redentorista

 

Rottura con la Parola

1202. LibertĂ  davanti la Parola

Dio è il piĂą grande difensore della libertĂ  umana. Anche essendo il Creatore, il Redentore e il Santificatore, non oltrepassa mai il limite della libertĂ  della persona, lasciandogli la libertĂ  di scelta. Mostra le strade e i pericoli ma lascia alla persona il dono della scelta. Succede che l’uomo e la donna scelgono contro la proposta di Dio, ciò è simboleggiato nel peccato dell’uomo nel Paradiso. Dio proponeva che non scegliessero la morte.  Questo si intende quando si dice che il peccato è la rottura con la Parola di Dio. Questa è la storia dell’umanitĂ  davanti alla Parola: fuggire dall’alleanza con Dio per la quale siamo stati creati. Possiamo comprendere ora cosa significhi peccato: chiudersi a Dio che ci chiama alla comunione. “La Parola di Dio rivela inevitabilmente anche la possibilitĂ  drammatica da parte della libertĂ  dell’uomo di sottrarsi a questo dialogo di alleanza con Dio per il quale siamo stati creati” (VD 26).  Educare la nostra libertĂ  a uscire da se e accogliere la Parola di Dio. I 10 comandamenti, che sintetizzano la proposta di Dio, non sono ostacoli ma indicazioni. Dio indica il cammino da seguire perchè desidera il bene della persona. Rompere l’alleanza con Dio ha sempre conseguenze pesanti per la vita di tutti. Dio disse a Caino: "Se agisci bene, non dovrai forse andare a testa alta? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta, verso di te è la sua bramosia, ma tu dominala" (Gen 4,7). E’ una maniera di spiegarci come avviene la rottura dell’alleanza di comunione con il Dio che si rivela. La radice del peccato sta dentro di noi, nel centro delle nostre scelte, nella coscienza che è il luogo sacro del nostro incontro con Dio. Quando rifiutiamo di ascoltarlo, questo si chiama disobbedienza, e pecchiamo.

 

1203. Parola che ci rivela

La Parola di Dio svela l’uomo all’uomo. Essa ci mostra se siamo nella veritĂ , annuncia la presenza di Dio nella nostra coscienza e rivela la radice delle nostre scelte. La tendenza a non obbedire è quello che chiamiamo tentazione. Ricordiamo qui le tentazioni di GesĂą nel deserto (Mt 4, 1-11),  che sono le nostre stesse tentazioni. “La Parola divina  svela anche il peccato che alberga nel cuore dell’uomo” (VD 26). Possiamo così capire  perchè le persone accettano tante cose venute da altre religioni con tanta facilitĂ  e rifiutano a volte anche con violenza la proposta della Parola di Dio. La Parola mette in questione le nostre scelte dettate dall’orgoglio e denuncia i nostri comportamenti  edonistici basati sul piacere e sull’offesa della fraternitĂ . La societĂ  si impegna molto per togliere i simboli religiosi e ad attaccare la Chiesa nelle sue debolezze. Questo è un modo di nascondersi davanti la propria coscienza. Ricordiamo il comportamento di Adamo quando dopo il peccato cerca di nascondersi alla presenza di Dio, giustificandosi del fatto di essere nudo (Gn 2,10).

 

1204. Parole di misericordia

Certi dell’esistenza del male, abbiamo però la garanzia della ricca misericordia di Dio. Sappiamo che Dio, in Cristo, ci ha perdonato ancora prima di meritare il perdono (Rm 5,8).  Anche se l’immensitĂ  del male sembra senza uscita, abbiamo sempre la possibilitĂ  della redenzione  e di ricominciare una vita nuova in Cristo (DV 26). Chi salva è GesĂą. Egli ha fatto il cammino per tutti con la sua obbedienza totale fino alla morte di Croce. Per questo, potremo convincere qualcuno sul male del peccato, solo quando mostreremo l’amore misericordioso di Dio. Solo l’amore lascia vedere la malizia del peccato e conduce a conversione. Per questo è necessario capire quanto è importante ascoltare la Parola di Dio e realizzare la comunione con Lui.

 


 
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