L'Immacolata Concezione
nº 1185
Articolo
Pe. Luiz Carlos de
Oliveira
Redentorista
La casa di Dio
1196. In Maria, il
rinnovamento
Durante molti secoli Dio ha
preparato il popolo e il mondo per la venuta del Suo Figlio Gesù. Nel momento
dell’arrivo, affinchè Egli avesse una casa secondo il Suo cuore di Padre, ha
preparato Maria Sua Madre. Visto che Eva aveva fallito la sua missione, venne
una nuova Eva la cui discendenza avrebbe calpestato la testa del serpente. Per
Adamo, Dio fece un giardino di paradiso. Per David, Dio fece una casa. Per Gesù
ha fatto una casa nel cuore e nel corpo di Maria. Per Se, Egli fece, nel cuore
dell’uomo il Suo paradiso. L’Immacolata Concezione ha aperto non solo una casa,
ma la salvezza per tutti. Per questo celebriamo con tanto afetto questa festa.
Il dogma dell’Immacolata Concezione non è solo un privilegio di Maria, ma è un
fatto fortemente unito alla vita di Cristo e che entra a far parte della fede
della Chiesa come qualcosa di necessario. Non si tratta di una devozione. Se la
Chiesa lo ha dichiarato, è stato perchè c’era qualcuno che ne dubitava. La vita
di Maria, a partire dal suo concepimento, è rivolta alla Parola, e così
riflette infatti la Chiesa: “Essendo intimamente penetrata della Parola di Dio,
ella può diventare madre della Parola incarnata” (VD 28). Lasciare Maria fuori
del Mistero della Redenzione è disconoscere anche Cristo. Per il rinnovamento
della Chiesa la luce della Parola
richiede che si comprenda anche come Maria l’ha vissuta e ce la insegna.
1197. Modello perfetto
Dio ha creato l’essere umano
per mezzo di Suo Figlio. Egli incontra un modello nella fede obbediente di Maria
che è stata sempre disponibile alla volontà di Dio. La Parola creatrice di Dio
l’ha resa Immacolata. Lei ha collaborato con il dono pieno di Dio che l’ha
fatta “piena di grazia” (Lc 1,28), ed è stata docile alla Parola Divina (Lc
1,38).. la Sua vita si è formata nella fede obbediente a iniziativa di Dio. E’
vissuta in sintonia con la Parola Divina. Questo lo sappiamo perchè conservava
nel suo cuore gli avvenimenti del Figlio (Lc 2, 19). In realtà, l’incarnazione
del Verbo non può essere pensata senza mettere in conto la libertà di questa
donna che, con il suo consenso, ha cooperato in modo decisivo per l’entrata
dell’Eterno nel tempo (VD 27). Per lei era più importante vivere la Parola che
possedere tutti i doni che gli furono dati per grazia da Dio. Maria, discepola,
è modello per tutti i cristiani, in ogni circostanza. Lei è una Parola di Dio
per noi.
1198. Imitare Maria
Avendo vissuto la nostra
condizione, lei ci insegna a essere attenti all’ascolto della Parola di
Dio che in Lei si è fatta carne. Diciamo
che lei ha concepito Dio nel cuore, e dopo in seno. La Parola in Maria non è
intimista, ma vissuta in mezzo alla gente. Vediamo a Cana come ha saputo vedere
le necessità degli sposi. Stava sempre in compagnia delle altre donne e dei
discepoli. Lei è anche simbolo dell’apertura a Dio e agli altri. La scena della
visitazione mostra il senso di avere Dio in noi: preoccuparsi degli altri.
Ascoltare la Parola e metterla in pratica è il suo modo di vivere, come disse
bene Gesù: “ Beati coloro che ascolteranno la Parola di Dio e la metteranno in
pratica” (Lc 11,28). Se non lo disse in riferimento a Lei, la mette però come
prima discepola. Come ci ricorda Sant’Amgrogio, ogni cristiano che crede, in un
certo senso, concepisce e genera in se lo stesso Verbo di Dio: se c’è una sola
Madre di Cristo secondo la carne, secondo la fede, però, Cristo è il frutto di
tutti. Pertanto, quello che avviene in Maria può accadere in ognuno di noi
nell’ascolto della Parola e nella celebrazione dei Sacramenti che donano la
vita.