nº 1179
Articolo
Pe. Luiz Carlos de
Oliveira
Redentorista
Il Padre, fonte e
origine della Parola
1187. Il Padre ci parla
Sappiamo che la Parola di Dio è
stata scritta sotto l’ispirazione dello Spirito Santo. Entrare in contatto con
questa Parola non è leggere un libro, ma essere aperto all’ascolto di Dio che
parla. Chiunque sia che la legge, sta ascoltando Dio che parla. Dobbiamo avere
sempre in mente che non si tratta di un contatto con un testo, ma, con la
comunicazione di Dio. Questo Padre è l’inizio e l’origine della Parola. La forza
della Parola non si riduce al testo, ma è la stessa parola creatrice, come dice il salmo 33,6: “Per la sua Parola
furono fatti i cieli, dal soffio della sua bocca tutte le stelleâ€. La Parola si
identifica con Colui che la pronuncia. Per questo essa è divina e porta in se
il dinamismo e la forza di Colui che l’ha pronunciata. La Parola è creatrice,
salvifica e fortificante. Essa continua la volontà di vita che il Padre ha
messo nell’universo; continua ad ascoltare il clamore dei sofferenti, come si
legge nell’Esodo, nella liberazione del popolo, ascolta il grido degli umili
umiliati (Is 19,20). Il contatto con la Parola è contatto con Colui che l’ha
pronunciata. Questa Parola è presente nelle nostre celebrazioni che ci insegnano
a vedere la salvezza continua che ci viene offerta e della quale partecipiamo.
Ogni celebrazione è un momento storico dell’intervento redentore di Dio in
Cristo. Dio continua ad agire. Il testo letto proclama questa presenza. È una
Parola sempre nuova, perchè è sempre nuovo Colui che la comunica.
1188. il Figlio inviato
dal Padre
Come è proprio di Dio comunicarsi,
il Padre, per portarci alla comunione con Lui, invia il Figlio, la Parola
eterna (Logos), che si fa carne (Gv 1,14). Farsi carne è essere realtà umana
completa, in comunicazione. “Dio fonte della rivelazione si manifesta come
Padre e porta a compimento l’educazione divina dell’uomo†(VD 20). Dio nella
storia della salvezza, realizza questa educazione attraverso i profeti e con le
meraviglie del creato e della storia del suo popolo. La rivelazione di Dio non
è solo per un popolo particolare, ma per tutti i popoli. Attraverso mezzi
diversi Dio educa tutti i popoli, facendo del Suo popolo un missionario. Gesù
ha aperto a tutti i popoli l’alleanza e le promesse di Dio. Affinchè questa
comunicazione della Parola penetri i cuori, Gesù offre lo Spirito Santo (Gv
14,16). Tutta la comunicazione che Dio fa,
penetra nella nostra intelligenza ed è portata avanti come azione di
vita solo per l’attuazione dello Spirito Santo “che guiderà alla verità tutta
intera†(Gv 16,13). Il documento del Papa continua ad insistere sulla fedeltÃ
di Dio: “tutte le promesse di Dio in Gesù sono diventate “si†(2 Cor 1,20).
Egli è la nostra garanzia. “Si apre così per l’uomo la possibilità di
percorrere la via che lo conduce al Padre†(VD 20).
1189. Il Silenzio di Dio
C’è, nella comunicazione di Dio,
qualcosa che causa molta difficoltà per molta gente che si dice e si sente
fedele: il silenzio di Dio, come se Egli scomparisse. Ci sono momenti in cui
tutto diventa scuro. È una notte dell’anima. Gesù è passato per questo, come
vediamo nel suo grido sulla croce: “Mio Dio perchè mi hai abbandonato†(Mc
15,34). Gesù stesso risponde: “Padre, nelle tue mani, consegno il mio Spiritoâ€
(Lc 23,46). Solo l’obbedienza è capace di sopportare questo momento, come
fecero i santi. Il silenzio di Dio è allo stesso tempo, anche una parola forte.
Vivere la fede pura senza esigere sentimenti e ricompense è il modo più certo
di garantire la certezza della nostre stessa fede. Dio non mi ascolta, ma continuo ad amare e a credere
nello stesso modo. Guardiamo agire in noi lo Spirito Santo.