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Parola del Signore - articolo spiritualità

1° articolo VD

 

nº 1159
Articolo
Pe. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista


Parola del Signore

1157. Dio si comunica

 

Nel mese di settembre celebriamo in modo particolare le Sacre Scritture. E’ una pedagogia della comunità cattolica del Brasile, per stimolare la lettura, la meditazione e  la pratica di un tesoro che ci è stato consegnato: la Parola di Dio.  E’ chiaro che la Parola è per tutti i giorni, ma lo scopo è di dare sempre maggiore valore al dono di Dio nella sua Parola.  A Roma, dal 5 al 26 ottobre 2008, c’è stata una grande riunione, chiamata Sinodo dei Vescovi, che aveva come tema: la Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa. Il Papa Benedetto XVI,  a continuazione del Sinodo, ha scritto una Esortazione Apostolica dal nome:  Verbum Domini (Parola di Dio).  Riprendiamo questo tema per raccoglierne l’insegnamento illuminante. Il Papa fa una riflessione dicendo che “noi veniamo messi davanti al mistero di Dio che comunica se stesso per mezzo del dono della sua Parola”. La Rivelazione di Dio non avviene attraverso un libro da leggere, ma attraverso l’entrare in comunione per comunicarsi attraverso la Parola. E continua: “ Questa Parola, che rimane eternamente, è entrata nel tempo. Dio ha pronunciato la sua Parola eterna in modo umano: il suo Verbo “si fece carne” (Gv 1,14). La Parola  Bibbia viene dal greco ed è il plurale della parola Biblos che significa libro. Bibbia significa l’unione dei libri ispirati da Dio. Non è sufficiente fermarsi alla visione esterna ne basta aprire il libro e leggere. E’ necessario andare alla fonte, a Dio che si rivela all’umanità. Questa comunicazione propone la comunione con Lui che si realizza in Gesù. I libri della Bibbia raccolgono gli insegnamenti  per comprendere e vivere la comunicazione che Dio fa di Se. Entriamo in contatto con la Parola che esce dalla bocca di Dio. Il libro è il sacramento di questa Parola. Esso ci mette in comunione con Dio.

 

1158. La Parola si fece carne

Nel riferirci alla Parola, non stiamo soltanto davanti al Libro Santo, ma ci dirigiamo a Dio che si comunica alle persone in modo umano, e questo avviene attraverso Gesù, la Parola (Verbo) che si è fatto carne. Verbum, dal Latino significa Parola e non una funzione grammaticale. Il Papa ricorda ciò che dice Giovanni: “Noi vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi in Gesù” (VD 2 e 1Gv.1,2-3) Gesù mantiene viva la coscienza della sua unione con il Padre: “Il Padre ed io siamo uno” (Gv 10,30) e che Lui, Verbo Eterno fatto Uomo è la comunione con il Padre. Gesù disse: “Chi crede in me, non crede in me, ma in Colui che mi ha mandato” (Gv 12,44). Qui sta la differenza tra le religioni. Noi crediamo in una persona concreta che è Dio-Uomo, che ci mette in comunione con il Padre. Gesù non è una idea o una dottrina, una tradizione o una invenzione.

 

1159. Annunciamo la Vita Eterna

 

Giovanni scrive: “Quello che abbiamo visto e udito questo vi annunciamo, affinchè anche voi siate in comunione con noi” (1 Gv 1, 2-3). L’Apostoolo ci parla di ascoltare, vedere, toccare e contemplare (1 Gv. 1,1), il Verbo della Vita, Vita che si è manifestata in Cristo. E noi, chiamati a comunione con Dio e tra di noi, dobbiamo essere annunciatori affinchè il dono della vita Divina, la comunione, si dilati ogni volta di più nel mondo intero.  Un effetto particolare nella vita di Dio, Trinità d’Amore, è la gioia piena. (1 Gv 1,4) – VD 2 -  Quando annunciamo, non annunciamo delle idee ma la persona di Gesù. E Lui, non è una struttura sociale della Chiesa che annunciamo. La Chiesa è custode e annunciatrice di questa presenza di comunione che Dio fa con noi.






 
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