nº 1149
Articolo
Pe. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista
Imparando a fare miracoli
1142. I miracoli esistono
Com’è bello vedere i miracoli uscire dalle
mani di Gesù. Bastava una parola, un tocco, un gesto. Ma Lui non chiedeva
clamore per i suoi miracoli, quello che gli interessava non era la sua fama.
Disse molte volte: “non ditelo a nessuno†(Mt 8,4)! Gesù guariva perchè voleva
soccorrere i sofferenti. I suoi miracoli erano un mezzo per scoprire la fede.
Erano segni per portare alla fede. Erano insegnamenti. Se guariva un cieco era affinchè questi
vedesse in lui il Messia che veniva per salvare. Oggi possiamo dire che i
miracoli hanno un altro significato, non omettendo di guarire. Ma il grande
miracolo è il dono di Dio: sviluppare le nostre capacità nel fare il bene. Gesù
ha moltiplicato i pani per sfamare cinquemila persone. Le nuove scienze sono
adatte a moltiplicare le soluzioni per risolvere i mali che soffriamo. Il dono
di Dio congiunto con lo sforzo della persona, produce un grande bene. Basta vedere le soluzioni che il progresso
nella medicina ha portato laddove prima c’erano soltanto i miracoli della
grazia che portavano un rimedio. È un grande miracolo la cui fede sta nello
sforzo di cercare soluzioni per il bene di tutti. La scienza si sviluppa in modo stupefacente e
, in questo modo, continua la creazione di Dio. L’uomo ridiventa partner di Dio nella creazione di
un mondo sempre nuovo. Ci sono alcuni che si mettono al posto di Dio quando è
Lui, invece, ad essere la loro fonte. Molti scienziati sono atei. Gli manca la
sapienza di unire scienza e fede. È necessario essere saggi, e sapere chi è il
donatore di tutti i doni. La moltiplicazione dei pani ci dice non solo che Gesù ha dato da mangiare
a tante persone, ma che possiamo continuare a moltiplicare il pane, la vita e
le sue capacità . Le teorie ci portano un approfondimento nel dono di Dio.
Qui risuonano le parole di Dio nel
creare l’uomo e la donna: “Crescete e moltiplicatevi e riempite la terra†(Gn
1,28). Dominare la terra non significa opprimere, ma favorire la sua più ampia
crescita.
1143. Miracoli della fede
Nella mente di Gesù, i miracoli non sono
una stampella per la fede, ma il passaggio dal dono al Donatore. Si parla di
persone che cambiano di religione, non per servire Dio, ma per ottenere miracoli
e soluzioni finanziarie. Se la tale chiesa o il tale santo non fanno miracoli,
presto desideriamo di cambiare o di abbandonare la fede. Ma Gesù, quando faceva miracoli, voleva
che ci fosse vita in abbondanza per tutti, in modo particolare nella conoscenza
di Dio e della sua Parola. Una religione che predichi solo il miracolo non
rende un grande servizio alla fede del popolo che soffre. Non lo fa crescere e
lo fa diventare schiavo degli approfittatori siano essi uomini del mondo economico
e finanziario oppure del mondo spirituale. È un crimine contro Dio.
1144. Schiavi dei miracoli
Da quando l’uomo crebbe e si moltiplicò
sulla terra, prese Dio come suo servo. È il grande squilibrio che avvolge l’umanità .
Dio è il Signore che ci conduce. L’umanità fa di Lui un problema. Così, ciò che poteva essere fede
si dissolve in superstizione che orienta solo verso gli interessi della salute
e dei beni materiali. Se Dio non fa miracoli, allora non serve! Nella preghiera
preghiamo gli uni per gli altri, e i santi pregano per noi. Non sono guaritori, ma stimolo per vivere la
grazia di Dio. Possiamo invocarli, ma restando uniti a Dio, chiedere che
preghino per noi. Possiamo chiedere miracoli, ma c’è gente che vuole solo
miracoli e non di vivere la vita che questi servi di Dio vissero. Gesù non ci
ha salvato attraverso dei miracoli, ma attraverso la sua croce che Egli
consegna anche a noi.!