2 FEBBRAIO _ Presentazione di Gesù
n. 1097
Articolo
p. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista
Luce delle nazioni
1062. Il modo di Gesù
La fede cristiana è un tesoro che ci presenta la gioia di ricchezze sempre nuove.Possiamo ricevere sempre luce nuova dalla Parola. Nessuno controlla lo Spirito, Egli ci apre sempre a nuovi tesori della Parola. Origene insegna che sono infiniti i sensi che possiamo cogliere della Parola. Il giorno 2 febbraio, è la festa della Presentazione di Gesù al Tempio, ricordiamo le luci che brillarono nel Natale del Signore. Nel Tempio vediamo i grandi personaggi di Simeone e Anna e tutti i pii che aspettavano la venuta del Messia. Sono persone piene di Dio, che stavano attente alla voce dello Spirito. Il 2 febbraio celebriamo anche il giorno dei religiosi. Essi sono, in continuazione con i giusti di tutti i tempi, uomini e donne che hanno accolto il Messia e Lo annunciano con una vita totalmente dedicata a Dio. Per questo si commemora in questa data il giorno dei religiosi che da una parte accolgono Gesù, e dall’altra Lo annunciano come Anna e Simeone che aspettavano la liberazione di Israele. Per comprendere il loro posto nella Chiesa dobbiamo ricordarci che Gesù è il Sacramento del Padre. La sua azione redentrice e santificatrice viene a noi attraverso i sacramenti della Chiesa. Ci sono anche altri modi di continuare la vita e la missione di Cristo nel mondo. Uno di questi si dà attraverso i religiosi che continuano nel mondo la Consacrazione che Cristo ha verso il Padre. In Gesù tutto era molto semplice. Usava segni e paragoni perchè il popolo potesse capire. Così, per manifestare la sua consegna al Padre, il suo essere consacrato come primogenito (Es 13,2), il suo ardente desiderio di fare la volontà del Padre, sceglie uomini e donne che, nella semplicità realizzino ancora questa missione. E’ anche vero che non tutti percepiscono questo nei religiosi e nelle religiose che conoscono. Come possiamo dire che un po’ di acqua data nel battesimo, salva? Che un pezzettino di Ostia sia il Corpo del Signore? Che una predica sia Cristo che sta parlando? Lo stesso dicasi dei religiosi. Neppure loro percepiscono ciò che sono. È chiaro che possiamo aiutare il segno ad essere più chiaro, ma la forza sacramentale di Cristo non perde vigore per la fragilità dei suoi membri. Se avessimo occhi più aperti, vedremmo meglio. Chi è di Dio conosce le cose di Dio.
1063. Gioia della scoperta
Chi scopre un tesoro nascosto in un campo, va, vende tutto quello che ha per comprare quel campo (Mt 13,43). Solo conoscendo il tesoro si conosce anche il suo valore. Ho conosciuto un religioso ben formato negli studi che aveva come missione di utilizzare il suo camioncino per trasportare le persone da una regione all’altra nel deserto del Sahara. Era la presenza silenziosa di Gesù. Scoprire la vocazione è saper ascoltare lo Spirito come Simeone. Egli ha percepito in quella creaturina, in mezzo a tante altre, il Salvatore promesso. Gioia di stare nella casa del Padre è ciò che incantava Gesù. Anna da tempo non si allontanava più dal Tempio e serviva Dio giorno e notte con digiuni e preghiera. Essere religioso è avere il sapore di Dio.
1064. Segno di contraddizione
Incontriamo molto rifiuto nei confronti dei consacrati. Questo accade per colpa di quelle persone che fanno cose sbagliate, e questo è di per se già una pena. Ma il religioso partecipa di quel segno di contraddizione che Simeone disse che sarebbe stato Gesù. Questa persecuzione contro la Chiesa è il segno chiaro che Gesù continua la sua missione chiamando a conversione. Se viviamo con Lui saremo anche perseguitati. I religiosi, nelle loro più diverse realtà, hanno sempre desiderato fare la scelta di Gesù, nella Chiesa, con i voti di consacrazione. La fedeltà ai voti è l’antidoto contro il male che anche Gesù ha dovuto affrontare. Così si vince il male alla sua radice.