Cristo Re- Articolo
 
 
 

nº 1077
Articolo
Pe. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

 

Spiritualità del potere

1035. Se farete così

 

I racconti delle fate parlano solo dei re.  Oggi rimangono pochi re. Alle volte sono un vantaggio per la stabilità, altre volte sono un giocattolo costoso. Quando celebriamo la festa di Cristo Re, abbiamo inizialmente l’idea della magnificenza con la quale è presentato. C’è un sogno segreto di molti nella Chiesa di mantenere quello che fu il potere con un pontefice coronato da tre corone, la tiara. C’è una tendenza, soprattutto tra i giovani, per lo splendore e da lì passare al potere. Non sò se è bene continuare a pensare in questo modo il potere. Due apostoli volevano fare un colpo di mano e passare davanti agli altri, nel Regno di Dio, ma gli altri si indignarono con loro e Gesù insiste: "Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti". (Mc. 10, 41-45). Gesù fu coronato si, ma di spine, è stato collocato su un trono si, ma la Croce, ha ricevuto il manto di porpora nel disprezzo dei soldati, è stato acclamato dal popolo: Crocifiggilo! Ha avuto un corteo reale: il cammino del calvario. Il modo di esercitare il potere Gesù lo mostra nella Santa Cena: prese il bacile e lavò i piedi agli apostoli, servizio da schiavi. Poi aggiunge: “Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. ... Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica.” (Gv. 13, 14.17). La mentalità del servizio potrebbe cambiare molto la vita delle nostre istituzioni. Questa mentalità di potere fa perdere alla Chiesa  la sua forza di testimonianza e di evangelizzazione. La nostra missione non è dominare il mondo, ma servirlo affinchè possa arrivare a Dio. Essere uguale agli altri poteri distrugge il progetto proprio di Gesù.

 

1036. Corresponsabilità

Il potere nella Chiesa, che è il servizio umile, porta tutti ad assumere il potere di servire. Il modello del servizio è lo stesso di Gesù, non una teoria su di lui. I vangeli sono il cammino per apprendere ciò che Gesù è stato e ha fatto. Nella storia, la vita cristiana, molte volte si è appoggiata sulle filosofie non sempre cristiane. Questo ha generato una conprensione fragile del modo di seguire Gesù. La corresponsabilità nella Chiesa è per chi detiene il potere. Il sacerdote sa tutto, dicono alcuni. E così il sacerdote finì col credere che sapeva tutto. Io sono Chiesa e per essa sono responsabile. Certo che ci sono problemi nella pratica. Ma difficilmente crea problemi chi è venuto per servire. La corresponsabilità insegna a dire che farò la mia parte, come fatta a Dio e non alle persone. La corresponsabilità è anche un mezzo di cercare le soluzioni nel dialogo sincero e nella disposizione di saper cedere, perchè tutti cercano la volontà di Dio.

 

1037. Lasciarsi servire

C’è un altro elemento nel potere del servizio che Gesù spiega nell’ultima cena che è passato inosservato. Quando Pietro non accetta che Gesù gli lavi i piedi, Gesù gli risponde: “Pietro, se io non ti lavo i piedi, non avrai parte con me”. Allora Pietro accetta. Questo significa che servizio fraterno comporta anche l’accettazione di essere servito.  Amare ed essere amato. Dobbiamo accettare di essere amati come Gesù stesso dà l’esempio accettando le dimostrazioni di amore dai fanciulli, dal popolo che veniva da Lui, dai peccatori che quando lo incontravano si sentivano rinnovati. In verità l’amore che è servizio è un modo di vivere della comunità nel comportamento reciproco.

 

 

 
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