n°. 1067
Articolo
p. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista
Andate in tutto il mondo
1017. Continuare la missione
Gesù ha terminato la sua missione in un fallimento umano, come si espressero i due discepoli che andavano ad Emmaus: “Speravamo che fosse lui quello che avrebbe liberato Israele. Ma siamo già al terzo giorno da quando sono accaduti questi fatti”.(Lc 24,21). Erano disillusi. Ma Gesù già aveva superato il fallimento ed ora era vivo, insieme a loro, con un fuoco nuovo, come i discepoli stessi dissero: “Non ci ardeva forse il cuore nel petto quando Egli, lungo il cammino, ci parlava e ci spiegava le Scritture” (32). Gesù apparve loro per 40 giorni, parlando delle cose del Regno di Dio (At 1,3). “Allora Gesù disse loro: Ogni autorità mi è stata data in cielo e in terra. Andate dunque, ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho ordinato....io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo” (Mt 28, 19-20). Ciò che umanamente è stato un fallimento è diventato una missione da realizzare tra gli uomini. Il discepolo, fragile e piccolo, diventa, con l’autorità divina, l’annunciatore e il continuatore della presenza e della missione di Gesù nel mondo. Gesù ha avuto fiducia totalmente, per l’annuncio del suo Regno, nella Persona e nella Forza dello Spirito (At 1,8). Egli è unito ad ogni discepolo. Gesù non instaura una ideologia, ma la presenza del Regno che viene nella fede in Gesù. Il Regno cresce senza che nessuno sappia come.
1018. Ha costituito un corpo
Con il principio della individualità, pur buono, si è coltivato talvolta il difetto dell’individualismo che si è introdotto anche nella vita religiosa facendo preoccupare soltanto della propria salvezza. Gli altri si salvino da se stessi! Gesù invece ha detto che “chi crederà e si farà battezzare sarà salvo, chi non crederà sarà condannato”.(Mc 16,16). Ma ha detto anche: “Fate miei discepoli tutti i popoli della terra” (Mt 28, 19). Il discepolo non segue Gesù individualmente, ma in un gruppo, come i dodici apostoli. Coloro che credono sono uniti non solo fisicamente ma costituiscono un corpo di molte membra come dice Paolo. Questo corpo ha una missione primaria quella di mantenere la presenza di Gesù in mezzo a noi: “Io starò con voi tutti i giorni fino alla fine dei secoli” (20). Non annunciano un insieme di verità, ma una Persona che vive con noi e che ci ha lasciato un insegnamento. I discepoli, come corpo unito, continuano la presenza e la missione del Redentore in virtù della sua Vita e della sua Parola.
1019. Azione multiforme
Nell' attitudine missionaria di portare il Vangelo, ognuno diventa un componente speciale con doni speciali datigli da Dio per compiere questa missione. I bambini anche hanno il loro compito. Conosciamo il lavoro dell’ "infanzia missionaria". Giovani, adulti e anziani, tutti hanno la loro parte da svolgere. Ognuno deve vedere come poter evangelizzare. Ma è necessario evangelizzare. Chi non lo fà è perchè ancora non è stato evangelizzato. Chi conosce Gesù fa di tutto perchè Egli sia conosciuto. Questo corpo apostolico annuncia Gesù non una teoria, una tradizione particolare, una cultura, un metodo di gruppo. Poichè non è sempre successo così, assistiamo oggi a questa onda di ateismo mondiale. Io stesso, quando lavoravo in africa, ho avuto la tendenza a portare i metodi brasiliani nella Chiesa locale. L’evangelizzazione, anche dentro lo stesso Brasile, deve essere diversa da luogo a luogo. Ci sono regioni differenti. E’ a partire dalla cultura locale che sceglieremo i mezzi per evangelizzare. Nel mese missionario, mettiamo in conto che tutti siamo missionari e preghiamo per le missioni.