Per la Festa della Madonna Aparecida 12.10.2011 nº 1065 Articolo p. Luiz Carlos de Oliveira Redentorista Uno sguardo sul popolo 1011. Spiritualità di Madre Essere madre non è soltanto generare figli ma dar loro anche una vita spirituale affinchè possano incontrare i cammini di Dio. I genitori danno il meglio per i figli nella vita materiale ma si dimenticano di dare ciò che è spirituale. Così facendo si curano soltanto di una parte della persona. Ci si prende cura della materia che finisce e, si lascia da parte quello che porterà questa materia alla trasformazione della vita eterna nella risurrezione. Nostra Signora ci ha dato Gesù che è la Grazia e, come è venuto attraverso di Lei, ancora Lei continua a donare tante grazie, quelle che Gesù gli consegna nelle mani. Dalla sua salita al Cielo in corpo e anima, Lei resta nel popolo di Dio attraverso tanti modi e simboli. Il ritrovamento dell’immagine della Madonna Aparecida (Brasile) nel fiume Paraiba è un simbolo molto brasiliano. Lei non è apparsa, non ha detto niente, non ha promesso nulla, non ha chiesto nulla, come vediamo in certe supposte apparizioni. Ha dato così una testimonianza molto bella, dicendoci che lei è con il popolo umile e silenzioso: che non parla molto, ma fa tanto. Basta vedere la nostra gente che, anche nella sofferenza, è sempre attiva e non si risparmia. Affronta la vita ed è capace di vivere bene con molto poco, come Gesù a Nazareth, come sua Madre Maria e come Giuseppe: nella umiltà silenziosa. La sua immagine di rara bellezza, è stata nel fondo di un fiume per molto tempo e li è stata trovata da alcuni pescatori affranti dalla durezza della loro vita. C’è una bellezza nel cuore delle persone che sta in cima ai criteri di bellezza dell’umanità. Alla fine sono tutti uguali. Maria invita a scoprire una bellezza superiore, quella che ha stampata la faccia del Figlio di Dio, risplendente nel Tabor, e esanime nel Calvario. La spiritualità della madre è venuta in soccorso dei bisognosi che lottavano affinchè il “conte” avesse qualcosa di buono da mangiare , perchè era stanco di mangiare sempre carne di scimmia. Essi non chiesero miracoli, hanno lavorato affinchè succedessero. Questo insegna che non si vive di miracoli, ma si può fare della vita un miracolo. 1012 Madre che moltiplica La devozione vera è la coerenza della vita con la fede. Se la vita non si trasforma attraverso la devozione non può piacere a Gesù. Il mondo attuale prova gusto nello spiritualismo che accarezza i cuori ma non li consegna a Dio. I sentimenti spirituali non risolvono, in nessuna religione. Ciò che è necessario è cercare Dio attraverso la coerenza della vita con il bene, la giustizia e l’amore. E’ il messaggio dell’Aparecida: “Fate tutto quello che Gesù vi dirà”. Per questo esiste un vangelo. Piace a Nostra Signora colui che vive il vangelo. Nella pesca miracolosa abbiamo uno sguardo di Madre che mostra che, in un fiume povero di pesci, in una pesca senza effetto, la povertà si può trasformare in ricchezza per molti. Dei poveri pescatori hanno fatto la gioia di una nazione. 1012. Madre che accoglie Quando vediamo le moltitudini che cercano il Santuario per venire ad incontrare Nostra Signora, ricordiamo le parole di un uomo (Von Martius) che non credeva in Dio. Guardando i pellegrini disse: “non possono tutti questi stare sbagliando e solo io essere certo”. Questo quando Aparecida era un borgo. Il Santuario è luogo di accoglienza, come quei pescatori accolsero nella loro barca quei due pezzi di legno che formarono una immagine. Era quello un simbolo di invito ad accogliere le persone fragili, gli spezzati dalla vita, e trasformarlo in un corpo solido, forte e pieno di vitalità per il bene degli altri. Quel tal “Conte” che venne per opprimere i poveri minatori del Minas Gerais, togliendogli il frutto del loro lavoro, è il simbolo degli oppressori del popolo che devono curare il proprio cuore catturato dal male per poter diventare anche loro redentori del popolo.
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