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Cammini Spirituali - Articolo di spiritualità
 

n° 1045
Articolo
p. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

Cammini spirituali

984. Lo stesso Cammino

Gesù è il cammino. Anche senza conoscerlo, egli rimane l’unico cammino. Come i discepoli seguivano i suoi passi, così la sequela di Gesù è la base della vita spirituale. Aderire per la fede alla sua Persona è assumerlo come cammino. Egli dice: “Io sono la via la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per me” (Gv 14,6). Questo significa che Lui, conosciuto o no che sia, resta l’unico modo di incontrare il Padre. Un maestro  giudeo domandò a Gesù quale fosse il maggiore dei comandamenti, vedendo che rispondeva bene, Gesù gli disse: “Non sei lontano dal Regno di Dio” (Mc 12,34). Pur non possedendo la verità totale, si avvicinava molto ad essa. Questo ci rende più uniti. Nella misura in cui sappiamo vedere negli altri l’azione della grazia di Dio, possiamo vedere quanto il Regno ha permeato il mondo. Dove si vive la giustizia, l’amore e la pace, lì è il Regno di Dio e la presenza salvifica di Cristo. Ci sono dunque molti mezzi per seguire Gesù. Questo cammino, però, non può essere utilizzato in favore personale, ma in favore di Cristo Gesù. Delle volte la gente si serve di Gesù non serve Gesù.

 

985. La stessa Verità

Ci sono diversi modi per approfondire la conoscenza e la relazione con Gesù. E’ come una scala a chiocciola. Saliamo e, ad ogni gradino, abbiamo una visione differente. Non si tratta di avere un Cristo sottomesso al nostro modo di intendere,  ma di seguire Colui che Dio ci ha dato. San Paolo scrive: “Se noi o un angelo disceso dal cielo annunciasse a voi un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia votato alla maledizione divina!” (Gal 1,8). In tutti i secoli sono sorti nella Chiesa dei movimenti spirituali. Oggi essi sono anche un modo di essere Chiesa. Ma non presentano una dottrina differente, accentuano, invece,  aspetti differenti della stessa verità. E questa diversità è anche buona, perché lo Spirito di Dio apre cammini per approfondire aspetti che nel corso del tempo sono stati dimenticati.  Ci riferiamo agli Ordini Religiosi e alle Congregazioni. Esse accentuano aspetti del Vangelo, come per esempio: S. Francesco ha cercato la povertà; sant’Ignazio l’opera missionaria; S. Vincenzo de Paoli ha accentuato la carità verso i poveri. I movimenti attuali portano ricchezze e una conoscenza più profonda di Cristo. Ma è lo stesso Cristo. Non si può dire che solo il proprio è quello vero. C’è il rischio di usare Cristo per approvare le proprie idee, senza coerenza con il Vangelo.  Non possiamo prendere frasi sciolte. Per questo abbiamo la Tradizione, il Magistero e la Teologia che cercano di orientare alla coerenza evangelica.

 

956. La stessa Vita

 Il cammino spirituale non riguarda le pratiche devozionali, ma è la vita di comunione con Dio in Cristo e con i fratelli nell’amore. Al di sopra delle idee, delle teologie e degli insegnamenti, c’è la vita in Cristo. Noi ci perdiamo a fare cose spirituali e ci dimentichiamo di essere in Cristo. Questo impoverisce il cammino spirituale. La vita in Cristo ci porta a comprendere la verità per fare il cammino.  Da lì sorgeranno pratiche devozionali coerenti con la verità. La devozione è molto buona. E’ necessario sottolineare di più che la Vita di Cristo è la fonte. E’ necessario conoscere la Verità e trasformarla in vita per fare il cammino. I diversi cammini spirituali devono convergere tutti verso la Vita. Gesù ci dà un modo di realizzare bene questo processo: “Per questo ogni discepolo del Regno è simile a un padre di famiglia che trae fuori dal suo scrigno cose nuove e cose antiche” (Mt 13,52).

 

 
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