Home Pe. Luiz Carlos - Liturgia ARTICOLI_ nel Tempo Ordinario Sacro Banchetto - Articolo per il Corpus Domini 2011
Sacro Banchetto - Articolo per il Corpus Domini 2011
 
 
 

nº 1033
Articolo
p. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

Sacro Banchetto

 966. Una festa per Cristo

 L’origine della festa del Corpo e  Sangue di Cristo (Corpus Domini) risale al secolo XIII. La Chiesa ha sentito la necessità di evidenziare la presenza reale del “Cristo totale” nel pane consacrato. Le persone cominciavano a dubitare che Cristo fosse tutto nell’Ostia. La Festa fu istituita da papa Urbano IV  l’11 agosto 1264. La religiosa agostiniana : Giuliana di Mont Cornillon, aveva già affermato  la necessità di una festa dell’Eucarestia nell’Anno Liturgico. L’Eucaristia non è un santo in più, ma è  un mistero della nostra fede. Non è separata dall’opera della nostra salvezza, realizzata da Cristo e che è celebrata nel Triduo Pasquale.  Celebriamo la sua Presenza nei simboli Eucaristici del Pane e del Vino. L’Ostia e il Vino consacrati sono il Corpo e il Sangue di  Cristo. Ma ogni elemento, pane e vino, è il Signore Gesù tutto intero. Questa devozione è legata alla festa di Pasqua ed arricchita con la dimensione più ampia appresa dalle Sacre Scritture nei molteplici passaggi  che evidenziano la profezia di questo mistero. Il dono della manna nel deserto ci fa capire che è Dio che provvede il pane per il nostro alimento. Da parte nostra, conviene cercare il Pane della Parola di Dio che ci sostiene. Gesù dice  che Lui è questo pane che sostenta e che dà la vita eterna perchè Lui è la Parola. Il popolo nel deserto non moriva di fame perchè Dio lo alimentava. Gesù ci dà la sua Carne e il suo Sangue come alimento per la nostra fame di Dio. Si tratta di una presenza reale e non di un simbolo vuoto. L’alimento è presenza di Cristo. Il papa Paolo VI parla delle molte presenze di Cristo, sottolineando che questa eucaristica è quella reale per eccellenza, perchè sostanziale (Mysterium eucharisticum , 15). Per questo facciamo festa,  portando l’eucaristia per le strade, facendo begli altarini per evidenziare la presenza e la vita che da essa sgorga. Non possiamo perdere di vista la finalità: Cristo adorato, amato, festeggiato.

 

967. L’altare

 È fondamentale per la comprensione dell’eucaristia la nozione di  “Pasto”. Si è sottolineato molto l’aspetto di sacrificio per la redenzione e si è persa di vista la forza che Gesù desiderava dare a questo memoriale che ci ha lasciato: alimento, condiviso per rendere presente il mistero della salvezza. “Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo” (Gv. 6,51). Il Corpo  del Crocifisso, condiviso per dare la vita ai figli di Dio, è presente nel pane distribuito e condiviso della Cena pasquale. E’ un unico mistero. Il pane può sembrare materia morta, ma la Risurrezione ci dà Vita, come l’ha dato al Corpo di Cristo crocifisso e sepolto. L’Eucaristia è un pasto memoriale, come apprendiamo dalla pasqua dell’Antico Testamento, assunta da Gesù per farci partecipi della Sua Vita nel Mistero Pasquale.

 

968. In comunione

 Cristo è l’alimento e la bevanda dato a noi nella croce. Per darci i frutti della redenzione  ci dona il suo Corpo e il suo Sangue come cibo e bevanda. Così entriamo in comunione con la redenzione, uniti al suo Corpo e Sangue. Gesù è alimento. Egli è il rimedio per i nostri mali e non solo premio per  le anime pure. Per questo noi Lo adoriamo presente nell’Ostia Consacrata, custodito nei nostri tabernacoli e portato nelle strade. Un tale Dio d’amore deve essere amato. Nella comunione già abbiamo la vita eterna perchè Cristo è vita in noi. Chi mangia di questo pane, vivrà eternamente (Gv 6,58). Gesù rimane in noi, quando ci comunichiamo. Dopo la Comunione portiamo Gesù con noi. E’ dentro di noi che lo incontriamo. Noi siamo il suo Tempio vivo. Come cambierebbe la nostra vita, se ci rendessimo conto di questa magnifica presenza dentro di noi, che ci fa una sola carne con Lui.

 

 

 
© Copyright 2025/2026 - EssereCristiani.com - Tutti i diritti riservati
Realizzazione CMS

Banner