N. 991
Articolo
p. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista
Continuare Cristo
899. la forza dell’unione spirituale
Nelle nostre riflessioni spirituali siamo arrivati ad un punto molto bello, quello dell’unione spirituale che è la meta della traiettoria di tutti i figli di Dio. Che bellezza questo momento di unione! Parlare di questa realtà è sempre una sfida, perché esige l’esperienza personale. Possiamo domandare: e dopo tanta unione, quale è il risultato per la vita del cristiano? L’unione intima con Dio in Cristo diventa per ogni cristiano un modo di vivere che cresce sempre più, poiché in Dio siamo trasformati di gloria in gloria (2 cor 3,18). Questa trasformazione accade come per l’Incarnazione di Gesù. Come Cristo si è totalmente unito all’umanità e, l’umanità si è unita totalmente alla sua Divinità al punto da essere una sola realtà. L’esperienza personale è l’unione sempre più grande con Cristo. E quest’unione accade quando raggiunge l’essere della persona nella sua costituzione fondamentale. Arriva a essere uno con Cristo, come scrive Paolo: “ non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me” (Gal 2,20). E’ un’unione che è vita in Cristo e vita di Cristo in noi, come una sola vita. Perciò, da quest’unione spirituale nella quale Dio rimane in noi (Gv 15,1), risulta che Cristo, in noi, continua la sua Vita e la sua Missione. E’ un elemento lasciato a lato nella spiritualità. La vita cristiana è una continuazione della presenza di Cristo nel mondo. La Ven. Maria Celeste, fondatrice dell’Ordine del SS.mo Redentore, disse che siamo una viva memoria, una presenza viva di Cristo che continua la sua presenza e missione. Essa continua ad agire attraverso la nostra unione con Lui. Comprendiamo, così, da dove viene la forza di chi vive unito a Dio. Gesù dirà: “Colui che crede in me, farà le stesse opere che faccio io, anzi ne farà di più grandi” (Gv 14,12). Gesù rimanendo in noi agisce nel mondo.
900. unione traboccante
L’unione con Cristo, non è per un gusto o un piacere personale, ma per essere la viva memoria della sua presenza e missione, nel mondo. E’ estremamente apostolica e missionaria, dedicata ai più svariati campi dell’azione d’amore. Non c’è santo che non abbia avuto un’attività molto concreta in favore del Regno di Dio. Uno nella vita pastorale, un altro nel campo dell’educazione, della malattia, della liberazione dei sofferenti. Guardiamo san Vincenzo de Paoli farsi schiavo per liberare un cristiano dai mussulmani. Guardiamo s. Bernardo, che per quanto fosse un contemplativo, compiva le grandi missioni che gli affidava il Papa. Anche coloro che sono contemplativi, come S. Teresa o S. Teresina oltrepassarono le mura dei monasteri, senza lasciare la contemplazione, soccorrendo i bisognosi del mondo sostenendo con la loro orazione. Chi non trabocca della vita di Gesù, non raggiunge la Vita vera.
901. La forza di un Corpo
Non siamo soli nella nostra unione a Cristo. Siamo un corpo nel quale le membra si uniscono anche tra di loro. E’ meravigliosa l’amicizia dei santi tra loro e l’aiuto mutuo che si sono dati. Uno stimola l’altro in questo cammino. La Comunione dei Santi unisce tutti i membri del Corpo di Cristo in vista dell’azione comune della Redenzione del mondo e della glorificazione di Dio. Paolo insegna: “Tutti i membri del corpo hanno uguale sollecitudine gli uni verso gli altri” (1 cor 12,25). Le persone che vivono l’unione con Dio sono le più utili della società. Il mondo potrà superare i suoi grandi problemi solo nell’unione a Dio in Cristo.