n. 957
articolo
p. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

 

Crisi nella crescita spirituale

 

849. E’ un bene essere tentati

 È  un bene percepire la grandezza della partecipazione-comunione alla Vita di Dio. Le meraviglie di Dio si rinnovano nella nostra vita. Stiamo in continuo progresso spirituale. Questa  non è però una crescita regolare. Lungo il cammino incontriamo prove e tentazioni. E questo sì, invece, è normale. Le prove indicano situazioni difficili e dolorose che  riguardano la nostra fedeltà e coerenza, lasciandoci esposti a deviazioni sia per la difficoltà a resistere, sia per l’attrazione verso soluzioni più comode. Alle volte la prova viene da dentro la Chiesa stessa. Ci sono casi in cui i santi hanno creato difficoltà verso altri santi. Ad esempio, S. Alfonso ha dato un tremendo castigo a S. Gerardo a causa di una falsa accusa che fecero su questo umile fratello. Si può incontrare un sacerdote che maltratta un fedele. Può succedere uno scandalo nella Chiesa che ci sbilancia. S. Giacomo ci ha avvertito: “Ritenete tutto una gioia, fratelli miei, quando voi vi imbattete in tentazioni svariate, sapendo che la genuinità provata della vostra fede produce la perseveranza” (Gc. 1, 2-3). Anche Gesù è passato dalle tentazioni, come contempliamo all’inizio del suo ministero. Esse non furono un fatto occasionale dopo il quale è venuta la pace. In vita Egli fu tentato dal potere, dal piacere e dalla ricchezza. Egli poteva vivere di miracoli. Ma non li faceva per se, ma per gli altri. La tentazione vinta rinnova in noi la disposizione di vivere più intensamente. Nell’essere provati, entriamo nella notte spirituale, della quale abbiamo già parlato. Soffriamo ma ci è data la capacità di lottare ed essere fedeli.

 

850. crisi di crescita

Ciò che passiamo non è solo un fatto da risolvere. E’ la prova della nostra fede e l’esercizio della nostra fortezza in ciò che per noi è fondamentale. In questi momenti molti naufragano. Lasciano la Chiesa, maledicono Dio e la Chiesa con i suoi ministri. Una cosa è certa: la barca di Pietro, la Chiesa, passa dalle tempeste. Chi non resta fermo viene scaraventato fuori dalla barca. Pietro scrive: “In prospettiva di questo gioite, pur soffrendo un poco ora, se è necessario, sotto il peso di varie prove, affinchè la genuinità della vostra fede, molto più preziosa dell’oro che perisce e che pure viene purificato col fuoco, sia verificata come un titolo di lode, di gloria e di onore nella manifestazione di Gesù” (1 Pt , 6-7). Nella misura in cui cresciamo, passiamo dalle diverse fasi, come nella crescita della persona. La fede è diversa nel bambino, nel giovane e nell’adulto. Molti vivono una fede molto infantile e non sono capaci di crescere. Crescere nella fede è rispondere alla chiamata di Dio in accordo con la condizione che si vive. Se da un lato non possiamo andare sopra le forze, però “nessuno essendo tentato, dica: sono tentato da Dio; perché Dio.. non tenta nessuno” (Gc 1,13). D’altro lato, è necessario stimolare questa crescita: “Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto ma la carne è debole” (Mc 14, 38). Vincitori, saremo più forti contro le tentazioni e le crisi.

 

851. Non siamo soli

Gesù disse ai discepoli: “Voi siete coloro che siete rimasti con me nelle mie prove” (Lc 22,28). In questo modo, essendo stato tentato  capisce ed è presente nella nostra tentazione: “Perché non abbiamo un sommo sacerdote incapace di compatire le nostre debolezze; perché Egli stesso, è stato provato, in tutto come noi, eccetto il peccato” (Eb 4,15). Chi non è stato provato o tentato, non offre garanzia di autenticità né di resistenza. La forza del male e le nostre passioni tentano di distruggere l’opera di Dio in noi. Colui che vuole vincere, resti fermo in Dio, nella preghiera, nella devozione e nell’appoggio dei fratelli nella fede.  Possiamo contare sullo Spirito Santo e sulla intercessione di Maria.