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801. Una fonte aperta
"Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò dal loro petto il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne" (Ez 11,19). Il profeta Ezechiele annuncia un tempo nuovo che nasce dal cuore di Colui che ha molto amato. L'uomo nuovo, nato dalla Risurrezione del Cristo, riceve questo "trapianto" di cuore. Nel petto di ognuno batte il cuore del Figlio amato da Dio. Uniti al Suo cuore, tutti partecipiamo del suo amore. E' una bella fonte di spiritualità . La festa del Sacro Cuore non celebra un pezzo del corpo di Cristo, ma l'amore di Dio simboleggiato dal cuore del Figlio che è stato trafitto dalla lancia del soldato Longino. In quel momento, tanto doloroso, Gesù ha fatto il suo ultimo gesto della sua vita terrena riversando su di noi le ricchezze che il Padre aveva messo nel Suo cuore: dal suo costato aperto sgorgarono sangue e acqua. Si è aperta la fonte della grazia: ci ha dato il Battesimo nell'acqua e l'Eucaristia nel sangue. Questi sono i sacramenti dai quali derivano gli infiniti sacramenti di Cristo. L'immagine dell'acqua che sgorga abbondante attraverso la Sacra Scrittura, per esempio: l'acqua che sgorgò dalla pietra nel deserto (Num 20,11), o l'acqua che nasce sotto la soglia del tempio (Ez 47,1), o l'acqua che veniva agitata (da un angelo) nella piscina per curare (Gv 5,4), il fiume che usciva da sotto il trono di Dio e dell'Agnello (Ap 22,1). Gesù afferma che la presenza dello Spirito è come un'acqua che sgorga dal cuore del fedele: "Colui che crede in me, come dice la Scrittura, dal suo seno sgorgheranno fiumi di acqua viva" (Gv 7, 38). La fonte aperta è nel Cuore di Gesù e nel cuore di colui che crede. La vera devozione è lasciarsi inondare da questa fonte. Non si tratta di richiedere grandi benedizioni ma di vivere della Fonte.
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802. Una porta aperta
Nella spiritualità cristiana, in modo particolare in Santa Caterina da Siena, vediamo il costato aperto di Gesù non solo come una piaga (una stimmate) che fu aperta dalla lancia da cui sgorgarono sangue e acqua (Gv 19, 31), ma una porta aperta per entrare nel cuore di Gesù, che è la casa dell'amore dove sono racchiuse tute le delizie di Dio: "Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi. Prendete sopra di voi il mio giogo, e imparate da me , che sono mite e umile di cuore; e troverete riposo per le anime vostre" (Mt 11, 28). Gesù dice di Se: "Io sono la porta. Chi entrerà per me sarà salvo" (Gv 10,9). L'apertura del petto di Gesù e del suo cuore è simbolo della porta che Gesù ha fatto affinchè noi avessimo accesso al Padre. Questa porta è Lui stesso. La nostra unione con Lui è l'entrata per il Suo cuore.
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803. Cuori che battono all'unisono
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Come è bella la devozione al Sacro Cuore. Quanta gente fa pratica dei nove primi venerdì del mese! Quanti espongono solennemente il quadro del Sacro Cuore nelle loro case! Mi ricordo molto bene, nel 1958, che questo gesto di pietà si è fatto nella mia stessa casa. La devozione non spegne l'amore e non vuol dire pensare solo a se. Il grande problema di ogni devozione sta nel fatto che esse non penetrano nel cuore del fedele e non sono sempre occasione per attuare un mutamento di vita per avere gli stessi sentimenti di Cristo (Fil 2,5). Dio vuole la devozione, ma piena dello stesso amore che aveva e manifestava suo Figlio Gesù. Non basta un amore esteriore. Questo è ciò che uccide v eramente la nostra fede. Per questo, abbiamo bisogno di un "trapianto", o scambio, di cuori, collocando in noi il Suo Cuore. Il nostro cuore diventa consacrato quando è invaso dall'amore e batte al ritmo del Cuore di Cristo. Per questo preghiamo: Dolce Cuore di Gesù, rendi il nostro cuore simile al Tuo. E' in questo Cuore che si incontrano le ricchezze dell'amore di Dio.