nº 861
Articolo
P. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista
721. Parola di Dio nella vita
La Parola di Dio è fonte di vita. Gesù è la Parola di Dio incarnata: “E il Verbo (Parola) si fece carne, ed abitò fra noi” (Gv 1,14). Per Lui, Dio ci rivolge la sua Parola: “Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio” (Eb 1, 1-2). Dio continua a parlare. La Parola di Dio è unita a Dio stesso. “E il Verbo (Parola) era Dio”. La Parola di Dio sta nella Bibbia, negli avvenimenti della vita, nella natura e in ogni persona. La Bibbia è la fonte prima e il deposito della Parola. La sapienza cristiana è ascoltare Dio quando parla. “Chi è da Dio, ascolta la Parola di Dio” (Gv 8,47). “Le mie parole sono spirito e vita” (Gv 6,63). Anche se non si può leggere, meditare e spiegare la Parola, si può sempre ascoltare Dio che ci parla attraverso tanti mezzi. Più impariamo ad ascoltare, più Dio parlerà. E’ necessario ascoltare e lasciare che Dio parli attraverso di noi. Il fedele cristiano porta questa Parola agli altri attraverso la testimonianza della vita. Forse questo è l'unico vangelo che molti possono leggere. Unita alla lettura della Parola, c'è l’opportunità di ascoltarla durante le celebrazioni. Nella liturgia, possiamo avvicinarci al 90% della Bibbia. Accogliendo la Parola nella celebrazione, la portiamo nel quotidiano. Vivendo la Parola, potremo annunciarla sia attraverso la parola, sia attraverso la testimonianza .
722. Forza dei sacramenti
I sacramenti sono presenza redentrice di Dio nei momenti fondamentali della vita e sono fonte per il quotidiano. Sono presenti in noi per la loro azione santificatrice. Non sono dei gesti liturgici che terminano con la celebrazione, ma azioni di Cristo in noi. Tutti i sacramenti crescono in noi per modellare i nostri atteggiamenti. Ogni fedele possiederà una fede più intensa se sarà attento nel vivere la grazia del sacramento ricevuto, in modo particolare quella del battesimo e del matrimonio. In unione con questi sacramenti, c’è l’ Eucaristia che di essi è il coronamento. Così vivrà il battesimo nella coscienza di chi è figlio di Dio e fratello degli altri. Promuoverà la fraternità. Nella realtà matrimoniale, darà testimonianza dell'amore nelle sue diverse dimensioni. La vita coniugale è la testimonianza più grande. Nella Eucaristia farà attenzione alla Parola e alla comunione al Corpo di Cristo come vita e non come un atto di pietà. La comunione con Cristo Eucaristia animerà la comunione familiare e coniugale. Anche se non potrà andare sempre a Messa, Cristo continua la sua presenza in ogni persona.
723. Grazia di ogni giorno
Ogni giorno è grazia di Dio. Tutti i giorni riceviamo tante grazie da Dio. Non possiamo pensare che Dio sparga le sue grazie su di noi restando nella sua alterità e distanza. Dio ci ama e sta sempre visino a noi. Questa è la grazia fondamentale. Noi riconosciamo che senza di Lui non possiamo far nulla, in quanto tutto viene da Lui. Tutto quello che succede, in un modo o in un altro, è dono di Dio. Ogni persona è un dono di Dio. In ogni avvenimento riceviamo qualche cosa che Egli ci dà ed è sempre una sorpresa. E le disgrazie? E’ bene che la gente si convinca che possiamo scegliere il male. Possiamo essere vittime del caso, per esempio, un fulmine. Non lo ha voluto Dio, non lo ha mandato il demonio. E’ successo. Per questo Paolo ci scrive: “In ogni cosa rendete grazie, questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi” (1 Tess. 5,18). Saremo maturi spiritualmente se affronteremo i nostri mali con Dio, rendendo sempre grazie. Potrebbe essere peggio. La spiritualità del laico si realizza nelle difficoltà della vita.