"I Santi in carne ed ossa"

 

 n. 831
Articolo
P.  Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

 

679. Tutti possono essere santi

 

Da noi c'è un proverbio che dice: "Vivere come santi in cielo è una gloria, vivere come santi in terra è un'altra storia". Significa che , da un lato,  la persona prende sul serio la vita, ed  è una accusa per le nostre cattive abitudini. Dall'altro  ci  fa capire  che anch'essi  sono stati uomini ed hanno avuto dei difetti. Anche le persone buone hanno dei difetti, ma fanno anche lo sforzo per convertirsi. Sono persone normali. Vivi  accanto a persone sante. Pensa che di esse non è possibile fare un elenco. Non sto parlando dei santi dell'altare, ma di coloro che dimorano con noi. Tu, per esempio, puoi essere un grande santo. Più è grande una persona e meno arie di grandezza si dà, poiché sa quanto ci vuole per crescere in Dio. Non sempre la gente percepisce che hanno al loro lato delle grandi personalità. E' anche vero che i compagni più prossimi, che conoscono i difetti della persona, hanno sempre critiche da fare. Esigono molto dagli altri e poco da se stessi.  Non riconosciamo che tutti siamo umani e peccatori.  Anche i santi hanno i loro peccati. Alcuni avevano difetti e peccati peggiori dei nostri, ma fecero un processo di conversione molto grande. Paolo fu persecutore; Pietro tradì; gli apostoli fuggirono davanti alla Passione di Gesù. Ma  niente di tutto questo ha costituito un ostacolo alla loro crescita. S. Agostino, per esempio, ha vissuto per lungo tempo  lontano da Dio, professando anche dottrine diverse. Potè dire nella sua vita: "Verità eterna, tardi ti ho incontrato". Dopo la sua conversione ha fatto ogni sforzo per portare il suo contributo in favore della Chiesa e della umanità. E ricordiamo anche San Francesco. Dopo tanti secoli la sua testimonianza è ancora luminosa. Essere santo non vuol dire essere tradizionalista. E' essere normale, passando nelle difficoltà di tutti. Chi è di Dio riconosce coloro che sono di Dio.

 

 680. Un cammino per tutti

 Il santo canonizzato diventa qualcosa di speciale. Sembra difficile imitarlo. La colpa deriva dalle biografie che presentano di loro solo gli elogi nascondendo i difetti. Si narra di alcuni che erano talmente santi che digiunavano sin da quando erano in fasce. Non è per questo che si riconoscono  coloro che sono di Dio. S. Alfonso insegna che tutti possono essere santi, ciascuno a modo suo e nel suo stato di vita. Possono essere santi gli sposati, i celibi, i padri, i soldati, i commercianti, ecc. ... Perfino i bambini sono santi, come i pastorelli di Fatima. C'è , in Italia, una bambina, Nennolina, di 6 anni, di cui è già aperto il  processo di beatificazione. Noi abbiamo Nelsinho, brasiliano, di 9 anni, morto nel 1964, ad Araraquara. E' già stata data l'autorizzazione per aprirne il processo di beatificazione. Cosa sappiamo delle persone che avviciniamo? Solo Dio guarda il cuore. Gesù disse che i peccatori e le prostitute ci precederanno nel Regno di Dio.

 

681. Cammino più facile

 Gesù è il modello di ogni santità. La grande caratteristica di Gesù è la sua umanità. Leonardo Boff, parlando del pensiero dei discepoli su Gesù, scriveva: "Umano in questo modo poteva essere solo Dio". Essere santo è molto facile. Basta volerlo e decidersi. In questa spiritualità che sto scrivendo, possiamo notare che essa è un cammino aperto a tutti. Cominciate con l'esaminare la vostra vita. Quando cominciate a percepire i vostri difetti , ciò che dovete migliorare, è perché già siete cresciuti molto, altrimenti non vi sareste mai preoccupati di questo. E vale la pena. Dà una felicità molto grande. Non perdete l'occasione! Non si tratta di pregare molto, di essere diversi, ma di essere ciò che si deve, in quel momento. La grazia di Dio ci accompagna sempre. Non dipende solo da noi.

 

 

 
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