Crescere nella devozione

 

 

n. 825

Articolo

P. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

 

670. La vera pietà

San Paolo esclama scrivendo a Timoteo: “Grande è il mistero della pietà: Egli che fu manifestato nella carne, fu giustificato nello Spirito, apparve agli angeli, fu predicato alle nazioni, fu creduto nel mondo, fu assunto nella gloria†(1 Tim 3, 16). La parola pietà, per i tempi attuali, indica le orazioni e le devozioni. Nella Bibbia, questa parola ‘pietà’ è il mistero della Incarnazione, della Glorificazione e dell’annuncio del Vangelo. La vera pietà è in riferimento al Mistero di Cristo e si esprime nella testimonianza del Vangelo. Non è pietà accendere una candela in un Santuario Mariano  e poi rubare, maltrattare gli altri ecc. Sul giornale è apparsa la foto di un ladro, che ha rubato molto, vestito con una camicetta con la stampa di N.S. Aparecida. Nostra Signora non copre il crimine. Possiamo riassumere che la pietà e la devozione sono intimamente legati al comandamento dell’amore. E’ la fede che agisce nella carità. La pietà ci porta al Padre, nell’amore filiale, attraverso Cristo nella forza dello Spirito. Come siamo un corpo, cresciamo per l’intercessione di Maria, dei santi e del popolo fedele. Se preghiamo gli uni per gli altri, i santi anche possono pregare per noi. La devozione ai santi non consiste nel toccare, comprare medaglie, fare determinate orazioni. Tutto questo è buono. Ma ciò che è fondamentale è la nostra unione a Dio attraverso l’imitazione delle virtù dei santi  e poi possiamo chiedere la loro generosa orazione per noi. Essi stanno con Dio e pregano per noi. Non solo i santi canonizzati pregano per noi, ma anche i nostri familiari e amici. Dio è Dio dei vivi, per questo essi vivono in Dio. Essi si relazionano con Dio. La loro vita in Dio è preghiera. Ma non sono separati da noi, poiché ci conoscono in Dio e pregano per noi. Ci stanno vicino come quando stavano insieme a noi.

 

671. Fonte quotidiana

Cresceremo nella devozione se berremo alle fonti della Parola di Dio, dei Sacramenti e della Carità. Dio ci parla attraverso le Sacre Scritture. Ma parla  anche in tanti altri modi. Non basta ripetere i testi, senza modellare la nostra vita a partire dalla parola che abbiamo udita, finanche dalla natura. I sacramenti, in modo particolare l’Eucaristia, sono dinamismi che ci istruiscono e ci insegnano a vivere. Cristo agisce e insegna attraverso i Sacramenti. La carità  è l’azione dell’amore di Dio in noi. Carità non è solo donare delle cose, è anche lasciare che il Dio-Amore ami attraverso di noi le persone e il mondo. Superando l’egoismo con l’amore, ci mettiamo a servizio, servendo  Dio nei fratelli. Cosa significa il dinamismo dei Sacramenti, della Parola e della Carità? Queste realtà che Dio mette a nostra disposizione, per l’incontro con Lui, contengono la sua grazia, che è la sua presenza santificatrice.  Allo stesso tempo indicano il modo di vivere nella loro stessa simbologia . Celebrando il Sacramento, ascoltando la Parola o praticando la Carità, riceviamo degli orientamenti sul modo di vivere. Per esempio, lodando in una celebrazione, impariamo a lodare per la vita. Amando con l’amore di Dio, apprendiamo come Dio ama.

 

672. Spiritualità integrale

Questo modo di comprendere la devozione ci va a liberare da tutto quello che può sembrare superstizioso, insufficiente e perfino infantile nella pietà popolare. Per esempio: un rosario non è solo ripetizione di preghiere, ma comprensione dei misteri della redenzione, stimolo  alla carità spirituale per gli altri e continuazione della grazia dei sacramenti celebrati. La liturgia è  culmine e fonte della vita spirituale. Gli esercizi spirituali, dice il Concilio, preparano per i sacramenti  e da essi prendono orientamento. Superiamo così la separazione tra pietà e liturgia. Ci potrebbe essere una diminuzione delle devozioni, ma più consistenza nella pietà.

 

 

 

 

 

 
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