Essere veritieri

 

 

 

nº 805

Articolo

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

 

643. Verità nel  pensiero

 

Sembra che stiamo incamminandoci verso la fine della lista delle virtù.. Ma resta sempre l’impressione che le virtù sono infinite, come infinite sono le possibilità di viverle bene e di fare il bene. Oggi riflettiamo sull’essere veritieri. La verità è lo specchio interiore della persona. Da lì sorgono  le energie che orientano il nostro agire. Essere veritiero è la virtù  che fa dell’uomo e della donna persone complete  e mature. E’ a questo livello che si dimostra la propria maturità e sapienza. Verità è una parola che compare molto nella Bibbia. “I giudizi del Signore sono veritieri e giusti” (S. 19,9). Gesù parla del Padre: “E’ veritiero Colui che mi ha mandato, che voi non lo conoscete” (Gv. 7,28). Per l’evangelista Giovanni, Gesù è la Verità che annuncia la Verità con la parola e con la vita. I nemici riconoscevano: “ Sappiamo che sei veritiero e che insegni la via di Dio con verità e che non hai soggezione di nessuno e non giudichi gli uomini dall’apparenza” (Mt 22,16). Viviamo in un mondo di menzogna, perché le persona sono menzogna nel proprio intimo. Non pensano la verità. Pensare la verità è la base, e Dio ne è la meta. Molti hanno scienza ma poca sapienza,, perché il loro non è vero pensiero, che scaturisce da Dio. La scienza senza la sapienza della verità è una specie di sottosviluppo intellettuale. Quale il criterio per distinguere la verità? “Pensare in accordo con la verità dipende dalla nostra memoria e dalla nostra fantasia. Abbiamo nell’intimo una scala di valori” . La nostra memoria  non può essere come un ammasso di immondizia. Essere veritiero è essere aperto alla rivelazione divina e al bene, all’amore e alla bellezza. Corriamo il rischio di  accontentarci solo di vuote banalità. Contemplando il panorama del mondo, vediamo che i mali vengono dai cuori senza  principi.

 

644. Verità nelle parole

Dalla verità del pensiero scaturisce la veracità nel parlare e nel comunicare. La comunicazione dipende da noi. Abbiamo molti modi di comunicare, ma la comunicazione avviene in accordo con quello che siamo. Noi ci proiettiamo in  quello che diciamo. Ciò che pensiamo è ciò che diciamo. Gesù dice: “Dalla pienezza del cuore parla la bocca” (Mt 12,34). Il controllo della nostra lingua si avrà solo nella  educazione del nostro animo. Siamo chiamati a propagare la fede. Abbiamo numerose maniere di trasmettere la verità di fede e di comunicarla in modo attraente. Ma  d’altro lato, corriamo il rischio di essere sequestrati dalla comunicazione. Restiamo passivi davanti ad essa. Come nei “mass media” che non sempre trasmettono la Verità. Abbiamo la possibilità di chiuderli e di non inghiottire tutto quello che dicono. Ma spesso siamo deboli.

 

645. Verità nelle azioni

Noi siamo parola, ed anche senza parole, esprimiamo la verità di quello che siamo. Il nostro agire deve presentare la verità di quello che siamo. Le nostre capacità devono corrispondere a quello che siamo.  Poiché la duplicità non dura molto. Se abbiamo un cuore corretto, le nostre attitudini saranno corrette. Gesù racconta la parabola dell’uomo che edificò la casa sulla roccia. Essa resistette. D’altro lato, però,  occorre presentare la verità come amore. Verità e amore sono inseparabili. Agire secondo verità in modo allegro, fedele, creativo. Questo agire  porterà alla festa eterna della verità  e della veracità dell’amore. Essere vero nel pensiero, nelle parole e nelle azioni è la meta di ciò che si chiama Persona Umana. Per questo dobbiamo continuare ad evangelizzare la società  per avere vita lunga e felice.

 

 

 

 
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