n. 801 Articolo Pe. Luiz Carlo de Oliveira Redentorista “L ‘obbedienza che ci fa grandi†640. Obbedienza nello Spirito Santo Tra le virtù ne incontriamo alcune che, per la cattiva fama che hanno acquisito, appaiono obsolete e pregiudizievoli. Si tratta della virtù dell’obbedienza. Quando è stata mal compresa e usata male, questa virtù è servita come mezzo di dominazione. D’altro lato è stata lei che ha portato molti uomini e donne a costruire un mondo migliore, a saper ascoltare la voce di Dio, a dialogare con le persone a stare attenti ai segni dei tempi. L’obbedienza è un cammino molto sicuro per lo sviluppo personale. La parola obbedienza è legata all’ascolto. In latino obbedire è ob-audire. Audire è ascoltare. Si tratta di ascoltare. Sappiamo che il senso dell’udito non solo raccoglie, le informazioni come la vista, ma porta la coscienza alla elaborazione. E’ una qualità opportuna per fare le scelte della vita. Sfortunatamente confondiamo obbedienza con comando. Peggio ancora è identificare la volontà del superiore con la volontà di Dio. Anche i governi abusano della obbedienza. Nei massacri del popolo, ascoltiamo soldati dire: “Stiamo compiendo ordini superioriâ€. Nella Polonia esiste una tomba di un soldato russo che è molto venerato. Egli morì perché si rifiutò di ammazzare degli innocenti. Nei regimi totalitari questo modo di concepire l’obbedienza ha fatto i suoi disastri: “Chi non sta con noi è cattivoâ€. L’obbedienza con la repressione non è virtù Primo è necessario obbedire a Dio. Gli apostoli rispondevano nei tribunali: “Giudicate se è giusto, agli occhi di Dio, obbedire di più a voi piuttosto che a Dio (at 4,19), Gesù obbedisce al Padre, sapendo orientare la sua vita all’interno di ciò che il Padre gli chiedeva: “Faccio come il Padre mi ha ordinato†(Gv. 14,31); “Non sono venuto per fare la mia volontà , ma la volontà di Colui che mi ha inviato†(Gv 6,38). Nell’orto Gesù prega: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia, non la mia volontà , ma la tua sia fatta!†(Lc 22,42). Per realizzare questo progetto nella nostra vita, contiamo sulla presenza dello Spirito Santo. 641. Obbedienza, cammino di realizzazione La virtù dell’obbedienza insegna a collocarci nel piano di Dio per la vita delle persone e non per la soluzione di una questione personale. Questa è fede salutare. Obbedienza è una virtù adulta con la quale facciamo dono di noi stessi dentro una situazione nella quale superiamo l’egoismo e pensiamo al di sopra delle nostre egoistiche necessità . L’obbedienza non è fare ciò che gli altri vogliono, ma, in un processo di discernimento, cercare uniti il migliore cammino. Esiste l’attitudine dei mezzi di comunicazione che, senza discernimento, impongono sul popolo idee, bisogni e azioni. Per questo è necessario il senso critico e la volontà di un effettivo cambiamento. Anche, nell’ambito delle chiese, c’è bisogno di discernimento affinché l’autorità liberi le coscienze e promuova la maturità , senza dimenticare le persone. 642. Ascoltare insieme L’obbedienza, anche oggi, può essere chiamata : dialogo, per scoprire il migliore cammino da scegliere. Ma anche il dialogo si trasforma in una specie di imposizione. Il dialogo sarà obbedienza quando, uniti, si cerca la migliore risposta per la situazione. “L’educazione per l’obbedienza della fede consiste, soprattutto, in una rispettosa iniziazione al mistero insondabile di Dio e in una conoscenza vitale di Gesù e del suo messaggio†(P. Haring). C’è bisogno di una critica matura. E’ un modo di obbedienza, poiché siamo tutto co – responsabili della verità , del bene e dell’amore. L’obbedienza si impegna anche ad ascoltare i doni che ognuno possiede. Essi sono una parola di Dio per noi. E’ con essi che possiamo cooperare allo sviluppo delle persone. Â
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