Home Pe. Luiz Carlos - Liturgia 2016 _ TUTTI I TESTI Anno C Festa N.S. Aparecida 12.10.2016 - Omelia
Festa N.S. Aparecida 12.10.2016 - Omelia



nº  1587

Articolo

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

Il Re si è incantato della tua bellezza

1792. Viva N.S. Aparecida!

Che bello vedere il popolo felice nella casa della Madre! Perché un simbolo tanto piccolo attira tanta gente? Diceva un intellettuale francese; quando passando da Aparecida nel tempo dell’impero, vide una grande fila per baciare la statua della Vergine Maria: “ sarà vero che loro stanno sbagliando e io invecve sia nel giusto?” questa osservazione é già un segno di sapienza. Guardando la moltitudine delle persone felici che passano da qui con gioia: “loro  hanno la certezza che questo é un luogo dell’azione meravigliosa di Dio attraverso Maria”. Maria vuole la gioia del suo popolo. N.S. ama la festa, perchè, dove lei è patrona, la festa è di prima categoria; E anche il popolo l’ama. Lei porta gioia e allegria. L’immagine cara di NS Aparecida sorride, ed è stato questo sorriso che i pescatori videro quando la pescarono nelle acque del Rio Paraiba. Essi poterono sorridere anche davanti alla loro pesca miracolosa. Ci sono molte apparizioni di N.S. in tutto il mondo; alle volte  sentiamo di rivelazioni che parlano di pericoli, distruzioni, un futuro di sofferenza. La scoperta dell’immagine di N.S. non è stata accompagnata da messaggi né da minacce. Lei soltanto ha sorriso. Non aveva bisogno di niente di più; Questo stesso sorriso attrae e comunica la grande verità dell’amore misericordioso. Questa immagine ritrae molto bene Maria di Nazareth come era presente nella vita di Gesù e come è ora nella nostra vita. Maria non viene mai a mani vuote. Soccorre anche quando vuole salvare una festa come a Cana in cui vedendo le difficoltà degli sposi ha messo Gesù in azione. Cosi’ la festa resto’ bella.

 

1794. il messaggio di una festa

Quale messaggio ci porta questa festa della “Padroeira”? la preghiera della messa ci invita a vivere  nella pace e nella giustizia:” Concedete al popolo brasiliano, fedele alla sua vocazione, di vivere nella pace e nella giustizia, di poter arrivare un giorno alla patria definitiva”. Ella ci stimola a essere un popolo diverso. E’ un richiamo ai nostri capi ad essere giusti. Maria canta con il popolo: “E’ il Signore ha fatto in me meraviglie e santo è il suo nome”. L’Apocalisse racconta delle persecuzioni che sono altrettante ferite a Gesù e a sua Madre. Ma Dio viene sempre in suo soccorso (Ap 12,15-16). Il popolo di Dio, perseguitato da tanti mali supplica la vittoria sul grande nemico che è il male che invade tutto . Vinceremo nella fede. I milioni di pellegrini e devoti devono “fraternizzare sui compiti quotidiani per la costruzione del Regno di Dio” (Orazione dopocomunione). Proclamare NS Aparecida Patrona del Brasile  non è fare soltanto un atto religioso, ma è fare un progetto di unità nazionale intorno all’amore di Madre per una madre-patria più felice e feconda. Maria diventa un modello per il progetto nazionale della fraternità intorno a Gesù.

 

1794.Un sorriso per tutti

Lei rimane sempre la regina che incanta il Re. Per questo “tra canti di  festa e con grande gioia entrano nel palazzo reale” (S.44). Questo palazzo sono i grandi santuari, ma anche le povere cappelle e i cuori dei figli amati. La meravigliosa moltitudine che canta le glorie di Maria, fa dei lunghi cammini per venire al santuario, la casa della Madre,come loro dicono. Perché sentono questa necessità? Perché nel momento del pericolo, abbiamo la sensazione che dobbiamo ritornare come all’utero materno. Spiritualmente siamo riuniti tutti cercando di incontrare in questo utero santissimo che ha generato Gesù, un luogho sicuro per incontrare Dio e carcare forza per il nostro cammino in questa vita.





 
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