Omelia Cristo Re - 2014



La festa di Cristo Re fu istituita dal Papa Pio XI, l’11.12.1925 per far fronte all’ondata di secolarismo scatenatasi dall’inizio del secolo. Anche se Cristo è rifiutato e la sua Chiesa perseguitata, tutto nell’universo converge verso di Lui.

nº 1390
Omelia Cristo Re dell’Universo

(23.11.14)

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

Cristo, Re dell’Universo

Un Re diverso

La festa di Cristo Re è stata istituita dal Papa Pio XI l’11 dicembre 1925 per far fronte all’ondata di secolarismo e odio verso la Chiesa verificatisi dall’inizio del secolo passato. Grandi nemici  perseguitavano la Chiesa: comunismo, fascismo, nazismo e l’ateismo. Il male utilizza gli esseri umani per arrivare al Signore. Può essere una visione retrograda, ma il male resta. La persecuzione è un segnale molto buono per ritornare alla Chiesa. Essa è rifiutata perchè riconosce in Cristo il Signore  verso il quale si dirige tutto l’universo (Ef 1,10). La Verità annunciata tocca le coscienze ed esige conversione radicale dell’essere umano affinché possa corrispondere sempre più alla verità. Soltanto in Cristo l’uomo raggiunge il suo ideale. Vediamo che i mali che ci sono nelle persone e nella società sono il risultato dell’assenza di Cristo. Perchè temere Cristo? Egli è giudice, ma è il Buon Pastore che conduce verso i  lieti pascoli (Sl 22).  Egli ha cura di tutti e ci affida il Regno. Egli è il Risorto, colui che è Vivo, che desidera dare vita in abbondanza. Cristo Re non  si paragona alle realtà della storia in cui ci si approfitta del sangue del popolo per aumentare le ricchezze. Nella Scrittura il re doveva essere colui che stava nella casa di Dio per aver cura dei bisognosi. La liturgia di oggi mostra la finalità di questa festa: “Dio che hai disposto di restaurare ogni cosa nel tuo amato Figlio, Re dell’universo...” (colletta) ... “concedi la pace e l’unione a tutti i popoli” (Offertorio) ... affinché “possiamo vivere con lui eternamente nel Regno dei Cieli” (dopo-comunione). La regalità di Cristo si inaugura  sulla croce, suo trono, dove con il manto di sangue, coronato di spine e le perle delle sue piaghe, si presenta come Re. Basta con il Cristo vestito da teatro che è certo più facile accoglierlo sotto questa veste piuttosto che unirsi al Cristo sofferente che si offre al Padre per il mondo.

Responsabilità del Regno

Purtroppo la festa fu caratterizzata dalla corona, il manto e lo scettro, cose tipiche del momento. Invece ciò che può animarci a unirci a questo Re sono i ministeri che ci affida per la testimonianza del suo Regno. Le linee di azione sono stampate nel testo del giudizio finale. Siamo responsabili dei fratelli. Tutto ciò che avete fatto al minimo di essi è come se lo aveste fatto a Lui. Saremo giudicati su quello che abbiamo fatto per migliorare la fame e la sete del mondo. Quale è stata la nostra attenzione nel risolvere i problemi dei migranti. Come abbiamo cercato di risolvere i gravi problemi della sofferenza e dei prigionieri. Gesù Re ha la sua attenzione rivolta verso i bisognosi. Qui dobbiamo accusare la predicazione della Chiesa ufficiale e dei fedeli che cercano una spiritualità e una religione distante dai problemi dimenticati dell’uomo caduto sul ciglio della strada, come leggiamo nella parabola del samaritano. Il Giudice desidera dignità per tutti gli uomini e le donne, dal loro concepimento. Non è politica è Vangelo!

Sottomettere tutto a Dio

Quando diciamo che Cristo è il centro, non pensiamo ad una struttura comunitaria, ma ai comportamenti che devono penetrare nelle strutture del mondo. Sottomettere a Cristo tutte le cose è fare in modo che la sua missione di manifestare l’amore del Padre raggiunga tutte le persone affinchè esse si sentano amate da Lui. Sottomettere è agire in accordo con il cuore del Buon Pastore che dà la vita per le pecore. Paolo dice che il male nasce dal peccato e porta la morte. Per mezzo di Cristo invece ci è venuta la Vita che  raggiungerà tutte le persone e la natura. Egli è il Re della verità e della vita, della santità e della grazia, della giustizia, dell’amore e della pace (Prefazio). Noi Lo renderemo presente quando daremo attenzione a tutti, poiché Egli pascerà le sue pecore.

 

Letture: Ez. 34,11-12,15-17; Salmo 22; 1Cor. 15,20-26.28;Matteo 22,34-40



 
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